Rewind, Honda CBR 1100 XX: la signora del vento

Rewind, Honda CBR 1100 XX: la signora del vento

Nel 1996 la Honda non scherzò affatto, quello che venne presentato come un missile da 300 Km/h e 164 CV non era un bluff frutto di dicerie ma una proposta concreta

14.03.2020 11:51

Era il 1996 quando Honda presentò quella che al periodo fu - a ragione - definita la moto di serie più veloce del mondo. La CBR 1100 XX Super Black Bird era una sport-tourer raffinatissima e, a dispetto di stazza e prestazioni del suo motore 4 cilindri da 141 CV (rilevati al banco), una moto estremamente facile da guidare e dalle insospettabili doti di maneggevolezza. Ad oggi, rapresenta un mezzo molto ricercato sul mercato dell'usato, a dimostrazione delle grandi qualità del progetto Honda: affidabile e longevo. Un progetto che a fine anni '90 diede il via ad una corsa ai 300 Km/h che negli anni a venire vide scendere in campo anche Suzuki, con la GSX-R 1300 Hayabusa, e la Kawasaki con la ZX-12R.

NEL 1997 nel corso della nostra prova su strada e sull'anello di Nardò scrivevamo:

Si rimane estremamente soddisfatti sotto il profilo del comfort perché nonostante la avvolgente carenatura integrale, la CBR 1100 XX non è afflitta da accumuli di calore. Stando alle rilevazioni strumentali le vibrazioni si mantengono sempre entro valori contenutissimi, inoltre stando in carena si scopre la non eccelsa trasparenza del plexiglass fumé del cupolino, mentre meritano un bel voto, ai fini della sicurezza, gli ampi specchi retrovisori in grado di garantire un esteso campo visivo. 

HONDA CBR 1100 XX: PENNELLATE SU ASFALTO

Assieme alle impressionanti prestazioni assolute che abbiamo riscontrato, la maxi Honda affascina per la grande facilità di guida e la sincerità nel comportamento in qualunque condizione. Le premesse trovano puntuale riscontro nella realtà con un bilanciamento ciclistico sconosciuto alle rivali.

Tanto di cappello, dunque, perché dal punto di vista dinamico i tecnici Honda sono effettivamente riusciti a costruire una moto pressoché perfetta, tremendamente efficace sotto svariati punti di vista, e sempre sincera nel comportamento, a dispetto dell'imponente struttura certificata dai 1490 mm di interasse ed i quasi 243 Kg di peso in ordine di marcia.

Rewind, Honda CBR 1100XX: la signora del vento FOTO

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Nel 1996 la Honda non scherzò affatto, quello che venne presentato come un missile da 300 Km/h e 164 CV (dichiarati) non era un bluff frutto di dicerie ma una proposta concreta. (di William Toscani)

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Eppure in sella non ci si trova mai in difficoltà nemmeno quando ci si deve muovere in poco spazio, a velocità ridotta, grazie alla neutralità dell'avantreno, all'agilità ed alle insospettabili doti di maneggevolezza. Esagerati? Niente affatto. Allo stesso modo possiamo parlarvi del comportamento riscontrato sul misto, dove la CBR 1100 XX riesce a muoversi con estrema disinvoltura: meravigliosa nello scendere in piega ed estremamente precisa nelle seguire gli inserimenti in curva, le variazioni di inclinazione "pennellate" in modo davvero armonico. Sicura e sincera nelle reazioni, consente di viaggiare proprio con una marcia in più rispetto alle rivali.

Anche ai ritmi elevati, la maxi sport-tourer Honda fila liscia come se si stesse viaggiando su di un binario, stabile ed ottimamente caricata di sterzo, silenziosa nel fendere l'aria grazie alla efficace aerodinamica.

HONDA CBR 1100 XX: SULL'ANELLO DI NARDò

Ed ora l'atteso capitolo delle prestazioni assolute. Abbiamo deciso, anche per questioni di sicurezza, di effettuare i rilevamenti strumentali in quello che può essere definito il tempio della velocità: l'anello di Nardò. E qui che siamo riusciti ad ottenere lo stratosferico valore di 303 km/h in velocità massima. Come promesso dai tecnici giapponesi la CBR 1100 Super Black Bird, in particolari condizioni, è effettivamente in grado di superare il muro dei 300 km/h,prima fra le moto di serie. La Black Bird lascia letteralmente a bocca aperta in accelerazione considerando i 10 secondi che impiega a transitare sui 400 m ed i 19,1 secondi che occorrono per il traguardo dei 1000 metri.

Si avvia sempre prontamente il quattro cilindri Honda, eccelle nel raggiungere l'ottimale regime termico, ed è costante nel rendimento anche sotto sforzo. A parte una leggera titubanza in corrispondenza dei 1500 giri attacca subito dopo con una grande progressione che porta l'ago del contagiri a fermarsi solo all'intervento del limitatore a 11.500 giri.

In quanto ai consumi i valori ottenuti possono considerarsi nella media visto che nel peggiore dei casi si arriva scendere di poco sotto 7,4 km/litro ma si possono superare i 18 km/litro. Nel normale impiego fuori città può avvicinare i 25 km litro. Ci aspettavamo qualcosa di più dei valori riscontrati alla velocità costante di 90 e 120 km/h dove, nonostante la buona penetrazione aerodinamica, si va solo di poco oltre i 20 e i 17 km/litro.

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