Rusty Brains ha creato una special unica, trasformando una moto anonima in un progetto ponte fra le linee immortali del passato e l’immagine di un futuro tecnologico
Nel vivace universo della customizzazione motociclistica italiana, una nuova creazione cattura l’attenzione di chi ama i dettagli curati e l’estetica d’impatto. La RB001, frutto dell’incontro tra artigianato e design avanzato, emerge come simbolo della creatività e dell’originalità italiana proposta dal trio di Rusty Brains.
RB001: le foto della custom che non si limita a essere una replica vintage
Questo progetto è frutto dell’incontro tra artigianato e design avanzato, emerge come simbolo della creatività e dell’originalità italiana proposta dal trio di Rusty Brains
Guarda la galleryÈ la realizzazione di un sogno condiviso da Silvio, Luca e Bogdan, tre professionisti con un mix unico di competenze e una visione comune. Silvio vanta una carriera trentennale nel mondo del modellismo, collaborando con marchi di prestigio come Moto Guzzi e Yamaha.
Luca, cresciuto professionalmente nella rinomata carrozzeria automobilistica Zagato, porta nel progetto la sua esperienza con nomi iconici quali Cagiva, Ducati e Husqvarna. A completare il quadro, Bogdan, fotografo e web designer che insieme ai suoi amici ha plasmato l’identità visiva del progetto.
La RB001 si distingue per un approccio stilistico innovativo, che coniuga linee tese a uno sbilanciamento estetico volutamente proiettato in avanti. Nonostante la muscolarità del risultato finale, questa special è basata su una Moto Guzzi Breva 750 i.e., ed è un tributo al design senza tempo delle Guzzi del passato, ma con un’audace prospettiva verso il futuro.
La moto “donatrice” è rappresentativa dell’unicità di questo progetto, essendo una delle bicilindriche a V di Mandello fra le meno apprezzate di inizio millennio. Il suo 750 è figlio delle “Serie Piccola” nate a cavallo fra i ’70 e gli ’80 e il motore arriva dritto da quell’era ma con iniezione elettronica e una potenza che nella versione di serie è di appena 48 CV a 6800 giri, per una coppia massima di 54 Nm a 3600 giri.
Un punto di forza del progetto è la modifica del telaio classico di tipo “Tonti” che ha reso leggendarie le moto di Mandello più iconiche della storia. La struttura in tubi tondi è stata ridisegnata con una piega che scende verso l’attacco del carter del cambio, mentre un minuscolo telaietto reggisella sostiene l’unica porzione di seduta per il pilota, che con l’ormai classica tecnica della “sella fluttuante” alleggerisce l’estetica complessiva, eliminando del tutto il codone.
Il contributo di Giuseppe Ghezzi, esperto di telaistica e creatore di alcune delle più belle special di serie di sempre con Ghezzi & Brian, ha reso unico il forcellone della RB001, realizzato in acciaio C40 attraverso un processo di “reverse engineering” partendo da quello originale. L’ossatura di telaio e sospensione posteriore (non usiamo a caso la parola, data la verniciatura che fa sembrare la parte strutturale uno scheletro) permettono alla ruota posteriore di staccarsi dal corpo moto dando un effetto ancora più caricato sul frontale. Gli scarichi, progettati da Rino “Motorando” Baldissin, sono un capolavoro tecnico e stilistico: passano angolati sotto i cilindri e sono dotati di silenziatori Exan montati al contrario con l’uscita bassa appena dietro la ruota anteriore. I collettori sono in acciaio inox e ottimizzano il flusso dei gas contribuendo all’aspetto dinamico della moto.
Anche la carrozzeria, realizzata completamente a mano, è un’opera d’arte. Il serbatoio – che nasconde i componenti elettronici – si integra armoniosamente con il puntale, la sella e con i foderi della forcella, mantenendo un look a metà fra un classico serbatoio anni ’60 e un moderno elemento di design motociclistico contemporaneo. La sospensione anteriore, in particolare, rappresenta una sfida tecnica risolta con uno studio accurato dei volumi e delle linee, e si nasconde dietro due elementi carenati che fanno parte degli elementi verniciati e danno volume e carattere all’anteriore.
Dettagli come la piastra di sterzo fresata in alluminio e le coperture lenticolari dei cerchi accentuano l’armonia del design futuristico, mentre le pedane artigianali offrono ergonomia e stile.
Pur richiamando il fascino dei vecchi bobber, la RB001 non si limita a essere una replica vintage, e prende le distanze da tutte quelle special che spesso tradiscono la propria origine con design troppo ispirati al futuro. In Rusty Brains hanno costruito un esempio eccellente di come l’artigianato italiano continui a essere un punto di riferimento per qualità del lavoro ma anche per la visione artistica, soprattutto considerando la base di partenza che è una tranquilla e poco affascinante piccola naked cittadina. Con una perfetta sintesi tra arte e tecnica, il trio italiano ha ribaltato il carattere della “Brevina” ricamandoci sopra una storia di passione e maestria artigianale che si impone come manifesto di un nuovo modo di concepire il design delle creazioni personalizzate.
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