Bmw GS 1200 by SCM: anima tedesca, fascino italiano

Bmw GS 1200 by SCM: anima tedesca, fascino italiano

Affidabile ed elegante come solo un boxer tedesco sa essere, affascinante e slanciata secondo i canoni del made in Italy. E’ la GS 1200 firmata Simone Conti

Giorgio Scialino

11.05.2018 10:51

Questa è la prima Bmw che esce dall’officina SCM (acronimo di Simone Conti Motorcycles) di Sassuolo, pochi chilometri fuori Modena.

Bmw GS 1200 by SCM - LE FOTO

Bmw GS 1200 by SCM - LE FOTO

Affidabile ed elegante come solo un boxer tedesco sa essere, affascinante e slanciata secondo i canoni del made in Italy. E’ la GS 1200 firmata Simone Conti

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“Pensare di costruire una Special su base Bmw – ci racconta Simone - è stato un impulso, un’attrazione irrinunciabile. L’idea di partenza era costruire una moto bassa, da sparo, con una carenatura imponente a coprire tutta la moto. Ma una volta messo il motore in dima, ho cominciato a disegnare e costruire un telaio in alluminio alquanto particolare, che conta sia su parti scatolate che su parti in traliccio di tubi e ha un angolo di sterzo di 24°”.

La nuova strada che aveva preso il progetto è stata tutt’altro che semplice, ma sono soddisfatto del lavoro, al punto che per lasciarlo in vista ho abbandonato l’idea della carenatura coprente in favore di una decisamente più aperta”.

La Special ha l’aspetto di una Supersportiva che potrebbe tranquillamente essere uscita dalla fabbrica con il marchio dell’elica. Salvo pochi dettagli, si può dire che la moto è completamente realizzata in alluminio e, nonostante ci siano praticamente due telai in uno e la carenatura non sia leggerissima, il peso a secco non supera i 178 kg.

Tra i componenti che Simone Conti non ha realizzato da sé ci sono la forcella Ohlins di Aprilia RSV 1000 abbinata ad un parafango in carbonio di RSV4 e a dei semimanubri di Ducati 1098. Il cerchio anteriore Marchesini è stato prelevato ad una Ducati, mentre il cerchio posteriore è di Bmw R 1200R. E per concludere: un monoammortizzatore Ohlins, l’impianto frenante anteriore Brembo, le pedane di 1098 e il forcellone originale, tutto il resto è costruito ad hoc.

Alla fine, nonostante le tante varianti apportate in opera, Simone ha comunque inseguito il dettaglio che più lo aveva intrigato, ossia i due grossi cilindri che spiccano su una moto compatta e cattiva. A questo proposito sottolinea che la parte posteriore con il codino rastremato è proprio come la voleva, in netto contrasto con le dimensioni della termica.

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