Rinnovo patente: più attenzione alle condizioni dei guidatori

Rinnovo patente: più attenzione alle condizioni dei guidatori© ETSC - Pinflash 40

Il Consiglio Europeo per la Sicurezza Stradale presenta uno studio che sottolinea l’esigenza di considerare lo stato di salute dei guidatori piuttosto che la loro età al momento del rinnovo della patente

23.03.2021 16:54

Dipendenze, disturbi mentali, epilessia e diabete. In futuro saranno sempre più tenuti in considerazione al momento di ottenere l’idoneità per la patente di guida, più dell’età. Ne parla l’ETSC (European Transport Safety Council) presentando uno studio che evidenzia le criticità normative dell’ordinamento attuale sia a livello europeo che dei paesi membri.

Il primo punto segnalato è proprio la necessità di valutare l’idoneità dei guidatori non più solo in base all’età, ma soprattutto sulle loro specifiche condizioni di salute. E con questo si intendono l’eventuale abuso di sostanze e gli altri disturbi che abbiamo citato in apertura.

Servono studi sugli incidenti

A monte però, come ci ha ribadito Antonio Avenoso, che dell’ETSC è il direttore esecutivo, c’è la gravissima mancanza di dati scientifici attendibili a livello comunitario. In Finlandia, ad esempio, è stato dimostrato che il 16% degli incidenti mortali sono imputabili a malattie del conducente, soprattutto di origine cardio-vascolare. Servirebbe allora un’indagine europea approfondita sulle cause di ogni incidente. Sarebbe un contributo scientifico determinante per orientare il mondo politico e per valutare l’efficacia dei provvedimenti adottati.

Tornando alle condizioni di salute dei guidatori, i medici di famiglia dovrebbero avere il compito di individuare i soggetti a rischio. Per questo sarebbe opportuno che fossero coinvolti in nuovi e più specifici programmi formativi, coordinati a livello europeo. Il loro ruolo è determinante anche nell’assistere i pazienti e le loro famiglie nelle scelte - il più possibile condivise - di riduzione o interruzione della guida di un veicolo.

ETSC evidenzia inoltre la necessità di una più chiara ed estesa etichettatura dei farmaci che influiscono sulle capacità psico-fisiche dei conducenti, supportata da specifiche campagne di sensibilizzazione.

Lo studio del Consiglio Europeo per la Sicurezza Stradale propone infine di rivedere la norma UE che vieta il rilascio della patente a chi ha dipendenza dall’alcol. Non perché il problema non sia grave: le stime europee dicono che 1 incidente su 4 è ancora imputabile all’alcol. L’ETSC però ritiene opportuno aprire alla possibilità di reinserire in strada gli alcolisti che si sottoporranno a specifici programmi di riabilitazione. Magari in abbinamento ai sistemi automatici di misurazione del tasso alcolemico del conducente (alcolock), di cui possono essere oggi dotate le automobili (no, sulle moto non ce ne risulta l’applicazione, purtroppo).

Sin qui le proposte di ETSC per il futuro. Al momento però ricordiamo che esiste già una norma (2014/85/UE, recepita con il Decreto Legge 22/12/2015) che impone terapie obbligatorie per i guidatori che soffrono di apnee notturne, la cosiddetta OSAS, o Sindrome delle Apnee Notturne Ostruttive. In questo caso chi è chiamato ad accorgersene è il medico che fa la visita periodica per il rinnovo della patente. Che nei casi lievi può limitare il rinnovo del permesso di guida a 3 anni, mentre nei casi più gravi può prescrivere delle terapie obbligatorie, alle quali vincolare il rinnovo della patente per un periodo limitato a un anno.

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