Motociclisti: 5 punti da sviluppare assieme

Motociclisti: 5 punti da sviluppare assieme

Un invito a collaborare con noi. Parliamo di inchieste, del nostro lavoro giornalistico. Abbiamo buttato giù una lista di temi importanti per tutti noi che usiamo la moto su strada. Vi chiediamo di aiutarci, integrandola con le vostre osservazioni e i vostri suggerimenti

06.01.2021 ( Aggiornata il 06.01.2021 22:03 )

Ehi motociclisti! Quali sono secondo voi i problemi più importanti della nostra categoria? Qualcosa tipo i divieti di circolazione per sole moto sulle strade più belle? Ecco, avete capito: cosa vi viene in mente se vi chiediamo di indicarci i temi secondo voi maggiormente d’attualità che andrebbero affrontati e denunciati?

Con l’inizio dell’anno abbiamo provato a mettere giù una scaletta di punti importanti per tutti noi motociclisti. Tracce possibili per le inchieste di In Moto, ma anche problemi da denunciare alle autorità e al mondo politico.

Ci abbiamo ragionato un po’ su. Perché a inizio anno si fanno i compiti a casa, e si cerca di impostare il lavoro dei prossimi mesi. E abbiamo messo in piedi una lista di 5 temi importanti da seguire. Poi faremo anche le altre inchieste, ovvio. Sul numero di gennaio di In Moto abbiamo ad esempio parlato delle omologazioni dell’abbigliamento tecnico, mentre su quello di febbraio, in uscita il 15 gennaio, ci sarà un approfondimento sul tema caschi, interfono e omologazioni.

Però questi 5 temi guida sono delle tracce più generali; probabilmente il nocciolo di ciò di cui avremmo bisogno noi motociclisti. Per questo vi sottoponiamo la nostra lista, chiedendovi anche di aiutarci, integrandola con le vostre proposte; che potete aggiungere nei commenti.

La nostra lista di temi guida

1) Divieti di circolazione specifici per mezzi a due ruote. Nell’estate scorsa abbiamo visto diversi di questi divieti. La motivazione addotta di solito è nel rumore eccessivo delle moto e nella guida un po’ troppo disinvolta di alcuni di noi. Sicuramente in qualche caso i critici hanno ragione; ma il problema non si risolve vietando la circolazione delle moto. Servono più pattuglie di polizia sulle strade, per punire gli indisciplinati, senza penalizzare un’intera categoria. Che per la maggior parte dei casi è rappresentata da persone che se ne vanno a spasso pacificamente con la loro moto (o scooter) in regola con il Codice della Strada.

2) Basta trappole! Sarebbe ora di finirla con le persecuzioni che si vedono su alcune strade di montagna. Si può capire il problema dei gruppi che amano salire forte su certe strade. Si parla dei valichi toscoemiliani o romagnoli, ma anche di altre strade in giro per l’Italia, dalla Liguria al Lazio. Strade dove in estate sembra ci siano appostamenti punitivi mirati a scoraggiare i motociclisti dal percorrerle. Infatti in molti si va altrove…

3) Ridurre le tasse su caschi e abbigliamento da moto. Se ne parla da tempo, lo scorso anno sembrava la volta buona per andare a meta, ma alla fine la norma tanto attesa è saltata per mancanza di copertura finanziaria. Capiamo che il Governo in questo momento ha altro per la testa, ma sarà il caso di ripensarci.

4) Informazione, educazione, sensibilizzazione. Quando avete visto l’ultima campagna informativa?In Islanda l’Associazione Nazionale dei Motociclisti (BLS) ha lanciato la campagna “Sai chi c’è dietro il casco?”. 8 foto di motociclisti, con il volto coperto a metà dal casco e per metà visibile. Per far capire a tutti che dietro un casco c’è una persona come tante altre. Una persona che, come recita il claim di una foto, come tutte le altre vorrebbe dormire a casa nel suo letto la prossima notte.

Servirebbero campagne di pacificazione stradale fra motociclisti e automobilisti, servirebbero campagne per far capire quali sono le rispettive esigenze. E servirebbero campagne per formare e informare i neomotociclisti, i nuovi, quelli che si comprano la moto senza averne mai avuta una prima. I più esposti agli incidenti, secondo tutte le statistiche.

5) Parliamo delle strade! Questo vale per tutti, mica solo per i motociclisti. La maggior parte delle strade italiane sono ignobili, vergognose, pericolose, intollerabili. La bacchetta magica per risolvere il problema non ce l’ha nessuno, ma da qualche parte bisogna cominciare. E allora torniamo a occuparci del problema, per non lasciarlo cadere nell’oblio.

Cosa ne pensate? Lasciateci i vostri commenti. Nel frattempo, in attesa di rivederci in moto,

Buon anno motociclisti!

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