Dal replica "Max Biaggi" a "Senna": gli scooter che hanno fatto sognare

Gilera Typhoon 50

I due Gilera Typhoon 50 sono caratterizzati da grafiche estremamente evocative: il primo è “Martini racing”,colori davanti ai quali noi appassionati ci sciogliamo, ripensando alla mitica squadra più che agli aperitivi alla James Bond. Il secondo è un “replica Benetton F1”, davanti al quale anche lo storico team manager Flavio Briatore si emozionerebbe. Solo un anno separa questi due scooter, il più datato Martini replica è del 1995, mentre il Benetton è del 1996; in generale il ciclomotore Gilera è stato prodotto dal 1993 al 1999, in risposta alla gamma Booster dell’MBK che come Gilera proponeva questi cinquantini in più versioni, tra lequali una più votata al fuoristrada, con gomme semitassellate e sospensioni Showa. Ciclistica ulteriormente impreziosita dalla forcella a steli rovesciati.

Le versioni racing ritratte in questo articolo sono destinate all’asfalto, con pneumatici di 10 pollici Hutchinson; entrambi montano un motore Piaggio con raffreddamento ad aria, una soluzione semplice ma che gli garantiva una buona affidabilità nel tempo. Particolarità di questa prima serie Gilera Typhoon è l’arricchitore manuale per gli avviamenti a freddo, con la leva ad alzata direttamente sul carburatore. Soluzione più da moto da cross che da scooter. L’estetica personale, caratterizzata dal design dello scudo anteriore appuntito, ricorda il muso di uno squalo; pratica la pedana piatta con poggiapiedi nel retroscudo. Piccolo e ininfluente difetto, riscontrato durante la prova, riguarda l’ergonomia dei comandi manubrio; l’azionamento del devioluci comporta spesso l’involontario azionamento delcomando a bilanciere degli indicatori di direzione. Problemi d’altri tempi...