Nicola Martini: 25 anni di moto speciali con La Venticinque

Chiunque faccia questo lavoro ha assistito a tantissime presentazioni stampa, che per quanto informali rispettano sempre un cliché definito. Conoscendo Nicola Martini, era chiaro che stavolta, per festeggiare i suoi 25 anni di attività, le cose sarebbero andate diversamente e infatti …

LA FESTA E IL RAGÙ DI MAMMA - Due immagini, molto forti, rimarranno impresse negli occhi di chi scrive: la prima è Nicola che racconta la sua storia, avendo il piacere di vedere la mamma seduta in prima fila ad ascoltarlo; mamma che ha preparato il sugo di cui ci ha fatto omaggio. Poesia. La seconda è lui in tuta da meccanico e tuba rossa che, seduto sul tetto della ex pompa di benzina, vede arrivare la sua ultima nata, portata dal fido scudiero, Claudio, e da lassù, approfitta per fare gli auguri al figlio Matteo che compie gli anni.

In tutto ciò non c’è nulla di quel cerimoniale formale a cui si assiste di norma; c’è invece tutto Mr Martini. Se non si parte da qui, difficilmente si riesce a cogliere l’essenza del personaggio di cui andiamo a parlare e della festa per i suoi 5 lustri di attività.

LE 25 MOTO “SPECIALl” - “Siamo ciò che costruiamo” è il motto di Nicola ma è anche il titolo del libro, presentato in questa occasione, scritto dal figlio Matteo. Nelle sue pagine, che consigliamo di leggere, sono ricordate le tappe salienti della carriera che però non è mai disgiunta dalla vita. La passione per le moto fin dalla giovane età e l’incontro da cui resta folgorato con quel Carlo Talamo che lo sprona a rincorrere il suo sogno ed aprire una concessionaria Triumph.

Poi il trasferimento in quel distributore di benzina la cui architettura anni 50 è rimasta sostanzialmente inalterata e che possiamo vedere ancora oggi entrando in quello che, dal 2016, è “Special”: un locale di tendenza dove incontrarsi, mangiare e sorseggiare qualcosa, immersi nel mondo delle due ruote, rigorosamente speciali. Non se ne occupa più lui, ma da poco proprio lì è ritornata la concessionaria Triumph, come fosse l’unica collocazione naturale possibile.

IL CAPPELLAIO MATTO - Tra i passaggi salienti del “cappellaio matto”, come alcuni lo definiscono, c’è anche la collaborazione con Dainese per una linea di abbigliamento e la realizzazione della Vulcan 70, pensata e messa a punto insieme a Kawasaki. Bastano questi pochi tratti per testimoniare l’ecletticità di questo personaggio che ama stupire sempre tutti; basta pensare agli stand originali e visionari allestiti al Motor Bike Expo che si tiene proprio nella sua Verona, a pochi passi dal suo atelier. Ma la costante della attività di Mr Martini, ovviamente, sono le motociclette, o meglio le special e le cafè-racer che da sempre lo contraddistinguono e lo hanno reso celebre in tutto il mondo, perché oltre che in Europa vengono vendute in Russia, in estremo oriente e in USA. Il suo genio creativo e la sua originalità sono conosciuti ovunque, tanto che, un famoso videogioco, come ricorda il collega Fabio Cormio nella prefazione al libro “ti permette di scegliere tra una Honda, una Ducati e … una Mr Martini”.

TUTTO A KM 0 - Alcuni dei modelli più significativi della sua storia di preparatore erano esposti su una scaffalatura a due piani che faceva da contorno al ristorante ed è stato lui stesso a svelarli, insieme a quelli che sono i suoi più stretti collaboratori. Così ha presentato i suoi due carrozzieri, il saldatore, l’ “uomo delle cromature”, chi gli fa le selle e chi gli scarichi, che partito come lui quasi dal nulla, ora ha una azienda apprezzata e conosciuta (Zard, ndr) senza dimenticare tutti coloro che lo aiutano in qualche modo nella sua bottega: tutti artigiani a “chilometro zero” o quasi. Non fornitori di pezzi prefabbricati che arrivano magari dal lontano est ed è sufficiente assemblare.

LA VENTICINQUE - E così dopo aver svelato le 24 storiche, a coronare un quarto di secolo di attività, ecco apparire l’ultima nata “La Venticinque”, questo il suo nome. Una moto che lo rappresenta, perché visionaria come lui. Infatti, “incastonati” nelle semicarene di questa special su base Ducati GT 1000 del 2008 ci sono due display attraverso cui è possibile rivedere all’infinito proprio la storia di Mr Martini. Nei video e nelle foto riprodotte scorrono le immagini della sua opera, dei suoi momenti più significativi e, di nuovo, dei suoi collaboratori. Così, ancora una volta, Nicola ha dimostrato di saper cogliere con le sue motociclette un segno dei tempi; questi tablet sono lo specchio della nostra era, quella dei selfie, dell’immagine o se volete del virtule.

Se ci pensate, un bel paradosso per chi sostiene che “siamo ciò che costruiamo”.

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