Mercato moto, Aprilia torna a sorridere con la Tuareg 660

L'anno della svolta? Presto per dirlo, ma che il 2021 per Aprilia era una annata di quelle importanti era acclarato. Moto in gamma valide ma poco attraenti per la clientela che preferiva orientarsi su altri modelli. Il cronico problema della rete vendita e un appeal per il marchio che stava man mano scemando. I problemi che ci si portava dietro.

IL RILANCIO CON LE 660

Qualcosa però si è mosso. Il 2021 ha visto l'uscita della valida piattaforma 660 che con RS, Tuono e Tuareg si sono messe in campo tre proposte che sono andate a coprire i tre più importanti segmenti di mercato. A questo bisogna aggiungere anche una rinnovata vitalità con le corse, dove la RS-GP ha iniziato a farsi notare, dopo 5 stagioni amare, ed a scalare posizioni in classifica culminate poi con il primo podio in MotoGP del marchio veneto con Aleix Espargaro, 3° a Silverstone a fine agosto. 
Segnali importanti per una Casa che da qualche tempo sembra avere imboccato una strada più convicente rispetto agli anni passati.

Sul fronte del mercato, ad un poco convincente avvio della RS 660 in Italia (molto bene invece all'astero, in Germania in particolare), influenzato in parte dalla difficoltà nel reggere ai maggiori quantitativi da produrre, per una moto dichiaratamente di massa, e ad un più marcato - invece - apprezzamento per la naked Tuono 660, ecco arrivare la sorpresa Tuareg che nel mese di dicembre segna una incoragginate 22esima posizione con 75 unità immatricolate (meglio della BMW GS, a quota 62). Per fare un confronto la enduro più venduta è stata la Honda Africa Twin con 134 unità immatricolate, nello stesso mese.

Non parliamo ancora di sfracelli sul fronte vendite. Ma il dato preso così può incoraggiare l'animo di una Casa gloriosa che dopo alcune (forse troppe) stagioni di appannamento sembra ora avere le carte in regola per risalire la china. Il 2022 dirà se la strada intrapresa sia quella giusta. Ecco, quello appena iniziato potrebbe essere davvero un anno di svolta.

Il mercato in generale, a dicembre - 4% rispetto al 2020

Dicembre ha fatto segnare un calo del 4% rispetto allo stesso mese del 2020, immettendo sul mercato complessivamente 8.804 veicoli (ciclomotori + immatricolato). Rimane critica la situazione dei ciclomotori, con una flessione ancora a doppia cifra (-23,4%) e 1.160 veicoli registrati; in affanno anche le moto, che perdono il 10,4%, con 3.626 mezzi venduti (ma nel dicembre 2020 il mercato era cresciuto del 47%); unico risultato positivo nel confronto con il 2020 è quello degli scooter, che targano 4.018 mezzi e crescono dell’11,2%. Il mercato torna in attivo se paragonato con il mese di dicembre 2019, facendo segnare una crescita del 4,4%