Moto elettriche senza emozioni? Yamaha brevetta un motore "finto" con vibrazioni e rombo

Alessandro Vai
30 set 2025
Uno degli aspetti più belli e peculiari del guidare una motocicletta sono le sensazioni che trasmette: suoni, vibrazioni, odori e oscillazioni definiscono la carta di identità emozionale di una moto e la rendono più o meno affine ai nostri gusti. C'è anche da dire che tutte queste sensazioni diventano sempre più attutite ogni anno e ogni “Euro” che passa... basta ripensare a qualsiasi moto degli anni Ottanta o Novanta per averne la certezza. Tuttavia, nulla può eguagliare l'assenza di sensazioni generata da una moto elettrica.
Non molto tempo fa ci siamo interrogati sul perché nessuno voglia le moto elettriche, parlandone diffusamente in questo articolo dove abbiamo anche intervistato Geoff Liersch il responsabile del settore due ruote della Bosch. Grazie ai suoi spunti abbiamo evidenziato due aspetti principali che frenano la diffusione delle moto elettriche, che riguardano le batterie e il recupero dell'energia in frenata. Ma questi sono aspetti tecnici, invece stavolta parliamo di quelli emozionali.

ALLA RICERCA DELLE VIBRAZIONI
A chi può piacere una moto assolutamente silenziosa e priva di qualsivoglia vibrazione? Probabilmente quasi a nessuno e anche Yamaha sembrerebbe pensarla in questo modo, visto che sta sviluppando una moto elettrica che trasmetta le stesse sensazioni di una tradizionale. A questo proposito, ha da poco depositato un brevetto, che recita così: “è stato sviluppato un motore azionato da un veicolo, con un aspetto simile a un motore convenzionale. In questo propulsore l'albero motore ruota muovendo avanti e indietro il pistone nel cilindro. Inoltre, è configurato per aspirare aria dalla valvola di aspirazione ed emetterne altra dalla valvola di scarico mentre il pistone si muove avanti e indietro".
NORMALIZZARE LE MOTO ELETTRICHE
In pratica si tratta di un motore finto, collegato alla trasmissione della motocicletta da cui trae il moto, in cui il pistone si muove come al solito nel cilindro, ma spostando solo aria; quindi non genera alcuna spinta ma solo rumore di aspirazione e di scarico, oltre alle vibrazioni, poiché ci sono delle vere masse in movimento. In buona sostanza, la volontà di Yamaha è quella di rendere l'esperienza di guida su una moto elettrica il più possibile simile a quella di una moto tradizionale. Che sia questa la strada giusta per generare maggiore interesse rispetto alle moto elettriche?
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