Honda, la svolta elettrica entro il 2030

Honda, la svolta elettrica entro il 2030

Con una conferenza stampa in diretta Youtube, i vertici della casa di Tokyo hanno annunciato la novità per il mercato due ruote. Obiettivo 4 milioni di pezzi l’anno nel 2030, il 15% del totale, con 500 miliardi di euro di investimenti. Il futuro va verso gli elettroni

29.11.2023 ( Aggiornata il 29.11.2023 14:28 )

Il 2024 sarà l’anno dell’ingresso della Honda nel settore delle moto e degli scooter elettrici. L’annuncio è stato dato da Katsushi Inoue, Senior Managing Executive Officer e Chief Officer responsabile delle Operazioni di Sviluppo del Business dell'Elettrificazione, in una conferenza stampa appositamente convocata in Giappone, che abbiamo potuto seguire in diretta su Youtube.

Le vendite più forti partiranno dai mercati asiatici, che già assorbono tantissimi elettrici. La Honda già da anni produce scooter “a batteria” espressamente per l’Asia. Nel 2023 ad esempio, oltre all’EM1 e: che verrà commercializzato pure in Europa, ha lanciato tre modelli con batterie intercambiabili solo per la Cina.

Nel 2024 arriveranno due nuovi modelli per il mercato globale, due scooter con prestazioni analoghe ai 110-125 cc. Sempre, ovviamente, con le batterie intercambiabili, perché questa è la strada scelta dai costruttori giapponesi per offrire al cliente la possibilità di bypassare i tempi lunghi di ricarica. La possibilità di recarsi in una stazione di servizio, probabilmente un concessionario (sono oltre 30mila nel mondo) o un’officina autorizzata per cambiare la batteria scarica con una carica, e ripartire immediatamente.

Una slide della presentazione odierna, relativa alla richiesta di mezzi a due ruote elettrici da parte dei mercati asiatici

500 miliardi di yen di investimenti

L’obiettivo è vendere 4 milioni di moto e scooter elettrici l’anno nel 2030, dice Daiki Mihara, Responsabile dell'Unità di Sviluppo del Business dell'Elettrificazione delle Motociclette e Prodotti Power Equipment. Per raggiungere questo risultato si taglierà del 50% il prezzo d’acquisto del veicolo. E sono già stati pianificati 500 miliardi di yen di investimenti, qualcosa come 3miliardi e 89 milioni di euro.

Nel frattempo la Honda farà in modo di offrire i nuovi mezzi elettrici a costi competitivi con i cugini dotati di motore termico. Saranno competitivi in particolare i costi d’uso, visto che l’acquisto rimarrà ancora più caro per ora. La casa giapponese comunque in questi primi anni si farà carico di assorbire i costi maggiori. Non a caso il margine di utile per le moto con motore termico da qui al 2030 è previsto al 10%, mentre per gli elettrici si scende al 5%. Ma dal 2030 in poi anche gli elettrici saliranno a quota 10%, o più.

Riduzione dei costi e aumento del margine operativo? Si, grazie all’ottimizzazione delle batterie, che nel 2025 vedranno la tecnologia Litio-Ferro-Fosfato (LFP) affiancare quella attuale agli ioni di Litio (Li-ion). Poi si metteranno a punto piattaforme modulari per telaio, batterie e propulsori. Qualcosa come già fatto con il progetto NC 750, che intorno agli stessi telaio e motore declina una moto crossover, una stradale e due scooter. Poi si farà ottimizzazione della produzione, con nuovi impianti dedicati esclusivamente ai mezzi elettrici; e si perfezioneranno anche le strategie di approvvigionamento dei componenti.

Nel 2026, quando arriverà anche il primo modello di scooter elettrico più prestazionale e più mirato al commuting, Honda punta a vendere 1 milione fra moto e scooter elettrici nel mondo, il 5% del suo totale di mezzi a due ruote. Nel 2030, come detto, il target sale a 4 milioni, il 15% del totale. Dunque i mezzi con motore termico resteranno ancora per anni nel prodotto Honda, ma il futuro sembra essere l’elettrico. E infatti per il 2030 la casa giapponese punta ad avere un’offerta di 30 modelli plug-in, comprese moto sportive, naked, e offroad.


Ancora una slide della presentazione odierna: l'uso di piattaforme modulari contribuirà al dimezzare il prezzo dei veicoli elettrici

Cresce la connettività dei nuovi modelli

Una voce importante dei nuovi mezzi elettrificati sarà la connettività. Se nel 2020 è stata sposata la connettività dello smartphone con il veicolo e la sua strumentazione, nel 2024 (il prossimo anno) debutteranno sistemi di navigazione capaci di dare suggerimenti al guidatore, compresa la rete delle stazioni di ricarica vicine. E i veicoli stessi saranno in grado di aggiornarsi nel corso della loro vita, grazie alla connessione online che stabiliranno con la casa madre. Fra 2030 e 2035 arriveranno poi nuovi sistemi di infotainment, capaci di capire i gusti e le esigenze del proprietario del veicolo e di offrirgli nuove esperienze personalizzate durante il viaggio.

In tanta modernizzazione, la Honda programma di aggiornare anche le modalità d’acquisto del veicolo, con un impulso alla vendita online e la creazione di “Experience Centers”, dove i clienti potranno provare i prodotti della linea elettrica e rassicurarsi sui servizi post-vendita offerti.

L’elettrico come opportunità di crescita

In tutto questo, nelle previsioni della casa giapponese, l’elettrico le farà guadagnare quote di mercato e rappresenta un’opportunità di crescita.

Si conferma insomma una volta di più come la svolta elettrica, per ora fortemente voluta solo dalla politica di diversi paesi e continenti, e osteggiata dagli utenti che preferiscono di gran lunga i motori termici, è stata invece ormai sposata dai costruttori, che da tempo hanno dirottato una quota importantissima dei loro investimenti su questa nuova tecnologia e ora… sono (quasi) pronti.

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