La moto che va a ritmo di rock and roll: ecco Electric Ladyland

La moto che va a ritmo di rock and roll: ecco Electric Ladyland

Il veicolo è stato progettato da Jürgen Becker, e per realizzarlo ha preso ispirazione dal genere del rock and roll

Redazione - @InMoto_it

18.08.2023 ( Aggiornata il 18.08.2023 10:59 )

Quante volte i migliori o i peggiori momenti della nostra vita sono accompagnati dalla musica? Ci accompagna quotidianamente, le canzoni che ascoltiamo diventano colonna sonora della nostra vita, e si fondono con il resto dei nostri passatempi e non. Comprese le moto. La musica è uno strumento molto potente, oltre che bellissimo. Ecco perché Jürgen Becker ha voluto realizzare una moto elettrica traendo ispirazione proprio dalla musica, precisamente dal rock and roll, e l'ha chiamata Electric Ladyland.

Il progetto di Jürgen si ispira in realtà all'ultimo album in studio di Jimi Hendrix in studio, pubblicato nel 1968, che considera come emblematico dell'essenza elettrificata, energizzata ed eccitante dell'era del rock and roll. Le radici della sua creatura risalgono a circa 70 anni fa, precisamente a una Minsk M1A del 1955, una replica russa della moto tedesca DKW RT 125, prodotta dagli anni Trenta agli anni Cinquanta. Nello specifico, questa moto venne abbandonata dall'Armata Rossa dopo la fine della Repubblica Democratica Tedesca. Becker ne ha apportato dei cambiamenti e delle migliorie, riuscendo a fondere la tradizionalità del modello con elementi tecnologici contemporanei.

L'Electric Ladyland

Il monocilindrico a due tempi originale della moto è stato sostituito da un motore elettrico (sacrilegio?). Questo motore elettrico, prodotto da Revolt, è posizionato sul lato destro della ruota posteriore ed è collegato alla ruota attraverso una corta trasmissione a catena. Con un peso di soli quattro chilogrammi, ha una potenza massima di 10 kilowatt (14 CV) e una potenza nominale di 5 kilowatt (circa 7 CV). Questo adattamento consente alla moto di raggiungere una velocità massima di 100 km/h.

Il motore compatto occupa poi una piccola area nella parte posteriore della moto; lo spazio precedentemente occupato dal motore ospita ora un caratteristico vano batteria realizzato proprio da Jürgen Becker. Questo vano contiene celle agli ioni di litio con una capacità complessiva di 45 Ampere-ora. L'alloggiamento metallico della batteria è stato invece progettato per assomigliare a un'elettronica d'epoca racchiusa in un involucro. Sono stati poi inseriti elementi moderni come il tachimetro Daytona retroilluminato di blu e l'indicatore della batteria nel serbatoio.

Infine, sul versante del look, l'Electric Ladyland ha mantenuto quasi tutta la patina originale presente sulla Minsk del 1955. Il telaio rigido, la forcella telescopica e la sella molleggiata rimangono nel loro stato originale, così come le ruote a raggi metallici da 19 pollici, sebbene siano state ricondizionate all'interno per la sicurezza stradale. Per aggiungere un interessante dettaglio a tema musicale, la Ladyland presenta un connettore di una chitarra elettrica Fender Stratocaster, utilizzato per collegare l'elettronica al pacco batterie.

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