Prova Ubco 2x2: il ragazzo di campagna

Prova Ubco 2x2: il ragazzo di campagna© Nicola Andreetto

Ha due ruote motrici, ma non ha organi di trasmissione; è un ciclomotore ma ti porta ovunque; non fa rumore ma lo puoi caricare a piacere. Abbiamo provato l'UBCO 2x2, il mulo di domani.

06.09.2021 09:31

Quello delle due ruote motrici è un pallino ricorrente tra chi ama spingersi su terreni impervi e con la propulsione elettrica ciò diventa più facile e più accessibile ad ogni capacità di guida. La prova ce la offre questo originale "mulo da soma" neozelandese da poco disponibile anche in Italia. A costruirlo è la UBCO e si chiama semplicemente 2x2. Il nome lascia intendere almeno quanto il design l'animo minimalista: basta guardarlo per cogliere quali siano gli obiettivi di questo ciclomotore sui generis. Si tratta infatti di un 50 cc equivalente e di fatto accessibile a tanti. E con la stessa facilità con cui si lascia manovrare è pronto a portarti sostanzialmente ovunque. Non stupisce affatto dunque che i primi clienti siano stati grandi proprietari terrieri, agricoltori, allevatori, i militari neozelandesi e anche i corrieri del Domino's pizza. Per noi si tratta di una novità, grazie alla Ranieri Auto di Sant'Arcangelo di Romagna che ha iniziato ad importarlo nel nostro paese, ma a dire il vero è un prodotto che sta girando da più di un lustro. Ma come è fatto?

UBCO 2x2: genio e semplicità

L'idea di base è semplice quanto geniale. Ogni ruota ospita nel mozzo un motore da 500 Watt. Sono perciò unità abbastanza compatte e leggere da non diventare un problema dal punto di vista dinamico delle masse non sospese e allo stesso tempo abbastanza potenti da portarci rapidamente ai 45 orari di velocità massima imposta. Con questa soluzione hanno abolito la trasmissione! Niente catene o cinghie perché ogni ruota ha il suo motore e a regolarli ci pensa l'elettronica. Quello anteriore si può spegnere dallo smartphone tramite un'applicazione, sulla quale possiamo gestire i vari parametri. Il vantaggio di avere un sistema 2x2 risulta presto detto: consente di arrivare praticamente ovunque, superando pendenze fino al 30%, ponendosi come anello di congiunzione tra una moto d'alpinismo, una e-mtb e il motorino del fornaio. Per il resto in UBCO hanno lavorato su tre concetti: leggerezza, praticità e baricentro basso. Ecco che il design da "stendipanni", come l'ha argutamente definito un collega, è la risposta razionale a queste tre esigenze. Probabilmente è proprio questo andare oltre alle convenzioni che lo rende attraente. Non ci stupisce in fondo che il design così poco ammiccante abbia già ottenuto diversi riconoscimenti internazionali.

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