Wash Out, servizio di autolavaggio a domicilio

Wash Out, servizio di autolavaggio a domicilio
La start-up, attualmente attiva a Roma, Milano, Torino e Firenze, si è aggiudicata un finanziamento da un milione di euro bandito da Telepass

Redazione - @InMoto_it

01.03.2019 ( Aggiornata il 01.03.2019 11:24 )

Per avere auto e moto sempre pulite, anche quando il tempo da dedicare è poco, un'ottima soluzione è ricorrere a Wash Out. Questa start-up, nata da Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano, si occupa della pulizia del veicolo, premurandosi di inviare un incaricato della società in qualsiasi luogo il mezzo si trovi. Una soluzione comoda, facile e che permette di dedicare il proprio tempo ad altre attività. 

LA NOVITÀ principale di Wash Out, però, consiste nel fatto che i prodotti utilizzati per il lavaggio sono waterless 100% ecologici, non rilasciano scarti al suolo, consentono di risparmiare fino a 160 litri d’acqua rispetto a un lavaggio normale e garantiscono una pulizia più approfondita e duratura. 

A INCARICARSI del lavaggio di auto e moto sono dei washer professionisti che, dopo aver raggiunto gli standard richiesti e avendo superato così un periodo di prova, saranno pronti per entrare a far parte del team di washer della start-up. Il servizio vanta partnership con i maggiori servizi di car sharing nazionali ed è attualmente attivo solo nelle città di Milano, Roma, Torino e Firenze, anche se la volontà dei fondatori è quella di espandersi in altri centri della Penisola tra il questo e il prossimo anno. 

UN SERVIZIO ALL'AVANGUARDIA che si è aggiudicato un paio di settimane fa un finanziamento da un milione di euro, annoverando la partecipazione di nuovi e prestigiosi investitori, tra cui Telepass. «La Bocconi e Speed MI Up sono stati i primi a credere in noi e ci hanno aiutati a strutturarci e crescere. L'investimento da parte di un grosso gruppo italiano come Telepass - continua Christian Padovan, co-fondatore di Wash Out - è un'ulteriore tappa nel nostro percorso. Dietro all'accordo c'è la volontà di facilitare l'utente nel rapporto quotidiano con il proprio autoveicolo».

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