La Honda Kenzo dei Death Machines

La Honda Kenzo dei Death Machines

Basata su una Gold Wing GL 1000 del 1977, si ispira all’armatura indossata dagli antichi samurai giapponesi ed è un mix di lavorazione artigianale e stampa 3D

Fiammetta La Guidara

05.12.2019 13:25

La Honda Gold Wing non è probabilmente la prima moto che viene in mente quando si pensa a qualcosa di futuristico. Invece i Death Machines of London sono partiti proprio dall’ammiraglia del turismo della Casa alata, scegliendo una  GL1000 del 1977, per realizzare la loro special Kenzo: una moto decisamente unica, in stile Bladerunner, e che deriva il suo nome da Kenzo Tada, il primo pilota asiatico all'Isola di Man TT nel 1930.

La Honda Kenzo dei Death Machines LE FOTO

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Basata su una Gold Wing GL 1000 del 1977, si ispira all’armatura indossata dagli antichi samurai giapponesi ed è un mix di lavorazione artigianale e stampa 3D

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ISPIRATA AI SAMURAI - Ogni dettaglio è stato accuratamente studiato da Death Machines of London, capitanata dal suo fondatore James Hilton: ispirata all'armatura sovrapposta indossata dall'antico samurai giapponese, la special è stata realizzata con una varietà di processi che vanno dal tradizionale, come quelli usati per il pellame, a quelli moderni e futuristici, come CNC e stampa 3D per gli eleganti pannelli della carenatura.

La moto è stata  equipaggiata con una varietà di gadget personalizzati come le strisce luminose a LED sulla parte anteriore, la coda e le luci di segnalazione, nonché un tachimetro artigianale con un drago che è stato ricavato da una scatola di gioielli giapponese del 18° secolo.

LE MODIFICHE - A conferma dell'abilità ingegneristica di Honda, la Death Machines of London fa sapere che è stato necessario eseguire pochissimo lavoro sul motore di 40 anni. Il quadricilindrico da 1000 cc è stato soltanto smontato, ispezionato e aggiornato. I carburatori sono stati elaborati per abbinarsi ai silenziatori DMOL Slash Cut. Verniciato in nero satinato, le piastre recano la scritta "Kenzo" scritta in giapponese: ??.

Il telaio originale è stato modificato per ottenre posizione di guida più sportiva, e al posteriore è stato nettamente accorciato. Al reparto sospensioni, sul posteriore troviamo coppia di monoammortizzatori Ohlins opportunamente rivisti e corretti.

Per quanto riguarda l’impianto elettrico, quello originali è stato elaborato da Death Machines of London. Il sistema elettrico si avvia toccando il portachiavi sull'intersezione a "V" in pelle della sella. e l'accensione avviene tramite un pulsante di avviamento, posizionato discretamente sotto il manubrio destro.

IL PREZZO - La Kenzo da 1.000 cc personalizzata di Death Machines di Londra sarà presto disponibile al prezzo di $ 75.000 (circa € 67.000). Per provare ad aggiudicarsi questa custom in unico esemplare, si può visitare il sito web dell'azienda.

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