Trike del futuro: Yamaha brevetta il veicolo che si inclina con intelligenza artificiale

Trike del futuro: Yamaha brevetta il veicolo che si inclina con intelligenza artificiale
Una tecnollogia che, sfruttando sensori e due attuatori posti sulle ruote anteriori, potrebbe rendere l'eperienza di guida personalizzata sulla base del proprio stile

Redazione - @InMoto_it

16.04.2025 ( Aggiornata il 16.04.2025 12:27 )

Yamaha ha recentemente presentato un brevetto per un innovativo trike che potrebbe rappresentare una possibile evoluzione della poco fortunata Niken . Il nuovo sistema prevede l’utilizzo di attuatori indipendenti su ciascuna delle due ruote anteriori, i quali possono essere attivati manualmente dal pilota oppure automaticamente, sfruttando i dati provenienti da diversi sensori.

Uno dei principali problemi nella progettazione di veicoli inclinabili con tecnologia LMW è riuscire mantenere costante la forza di supporto durante la fase di inclinazione, indipendentemente da velocità e raggio di sterzata. Alcuni piloti preferiscono una risposta stabile e prevedibile, mentre altri prediligono una forza di supporto variabile in base alla dinamica di guida e angolo di inclinazione. Tuttavia, fino a oggi non era possibile soddisfare entrambe le esigenze con un unico sistema.

Forze variabili in base all'inclinazione con l'AI

Il brevetto Yamaha propone una soluzione originale: controllando in modo indipendente la forza applicata alle ruote anteriori - sinistra e destra - è possibile modulare la velocità di inclinazione in base alle preferenze del pilota. Questo sistema consentirebbe quindi un’esperienza di guida più personalizzata, aumentando al tempo stesso il controllo e la sicurezza, soprattutto in curva o su fondi stradali difficili.

Il sistema descritto nel brevetto include anche una serie di sensori: un rilevatore dell’angolo di inclinazione (lean angle) del telaio, un sensore di velocità e un’unità di controllo centrale che elabora le informazioni e regola il comportamento dei motori anteriori in maniera predittiva. Cioè preparandosi a ciò che farà il pilota in sella.

Questa tecnologia, se realizzata, potrebbe aprire nuove strade nella mobilità su tre ruote, con mezzi più intuitivi, sicuri e adattabili allo stile di guida di ogni motociclista. E chissà, magari utilizzata anche per un futuro erede del concept 01Gen visto in passato..

 

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