Fino a quanti anni si può andare in moto? La storia di nonna Silvana

Fino a quanti anni si può andare in moto? La storia di nonna Silvana

Pur avendo superato i 90 anni, non smette di partecipare alla MI-TA con i figli

Roberta Bogi Pagnini

23.05.2024 ( Aggiornata il 23.05.2024 15:30 )

Come ogni anno dal 1987 (tranne che nel periodo pandemico), anche in questo 2024 torna la MI-TA, la storica corsa motociclistica di Moto d’Epoca, che è prima di tutto una rievocazione storica a tappe che partirà da Milano per arrivare fino a Taranto. L’appuntamento è previsto dal 7 al 13 luglio e non poteva mancare un partecipante ormai consueto, Ezio Cavazzini, che anche quest’anno prenderà parte alla gara assieme a sua mamma Silvana, ultranovantenne, e al fratello Fulvio.
"La mamma – mi racconta con orgoglio – aveva detto che avrebbe partecipato fino ai novanta, ma una volta raggiunti (adesso ne ha 92) mi ha detto “sto bene e mi diverto, quindi perché smettere?. In fin dei conti tutti i partecipanti e gli organizzatori la fanno sentire come una regina quindi è sempre una festa.
Ci stiamo organizzando con il V7 sidecar e la Honda 400 Four"
.

La formazione dovrebbe essere questa: Fulvio e Silvana sul sidecar, Ezio con la 400 Four: "A differenza degli altri anni – continua Ezio – non saremo più nella categoria “assaggiatori”, ma partecipanti. Credo sarà un dramma far capire alla mamma che ci sarà una tabella di marcia da rispettare".

La storia di nonna Silvana

Per la nonnina Silvana, questa gara ha un valore familiare affettivo in quanto suo padre, Domenico Visentin, fu progettista della MAS, moto storica con la quale Ezio partecipò dal 2013 (e per gli anni a seguire) proprio alla MI-TA. Da qui, è diventata una tradizione di famiglia, e ad Ezio e Silvana si sono aggiunti anche Fulvio, Silvia (figlia di Ezio) e i nipoti.

Ma la signora Silvana non si è limitata a rimanere sul sidecar, e le storie che si susseguono su di lei novantenne in sella alla moto rappresentano gli aneddoti che più divertono e fanno bene al cuore: «Lo scorso anno quando il sidecar ha avuto problemi meccanici tra Bologna e Pisa – conclude Ezio – per non lasciarla in attesa del carroattrezzi l’ho caricata sulla mia BMW e ci siamo fatti più di un’ora di curve sugli Appennini.
Si è divertita come una bambina.
All’inizio ero un po’ sulle uova, poi ho potuto viaggiare a un’andatura più allegra, senza esagerare. Se però salire sulla moto non è stato facile, scendere è stato un cinema...
Tutto ciò, però, la fa sentire viva e finché lei si diverte io continuerò a portarla
».

Nel frattempo, Ezio e la mamma hanno in programma un altro appuntamento, un evento benefico in favore di una ODV in Benin nel quale nonna Silvana farà le “prove” per la MI-TA salendo in sella alla Honda 400 Four... Ma sempre come passeggera!

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