Honda Motocompo: il nonno del monopattino elettrico

Honda Motocompo: il nonno del monopattino elettrico

Tra i veicoli a motore e due ruote più particolari mai realizzati c'è di sicuro lui, uno scooter rettangolare ripiegabile studiato per stare nel bagagliaio di una citycar. Un concetto di mobilità diventato famoso di recente con i monopattini elettrici

22.08.2022 ( Aggiornata il 22.08.2022 16:45 )

Il successo prima e il culto dopo

Il Motocompo fu offerto in Giappone sia come mezzo acquistabile presso la rete dei concessionari Honda che come optional per la City. In questo modo vendette molti più esemplari dell'auto nel periodo di produzione che va dal 1981 al 1983. Il sistema di apertura-chiusura era veloce e valido e questa minimoto targata venne scelta non solo dai possessori di auto Honda ma anche da chi voleva un piccolo mezzo di trasporto comodo per il camper, per la barca o per chi in città non aveva spazio per un mezzo normale.

Dopo essere stato dimenticato per anni, solo di recente è stato riscoperto (un po' come tutte le "genialate" anni '80) e si è sviluppato un vero e proprio culto attorno a quest'oggetto. Ci sono club di appassionati che realizzano raduni e preparatori che modificano e migliorano le performance, swappando il motore con qualcosa di più moderno e prestazionale.

Grazie alla grande diffusione dei monopattini elettrici, anche il Motocompo sta vivendo una seconda gioventù calamitando l'attenzione degli appassionati di tech come il "nonno" dei moderni concetti di mobilità urbana. Certo, non sono direttamente comparabili, il Motocompo pesa come 4 monopattini e in più ha una sella e vere prestazioni stradali, ma l'idea alla base è la stessa... con 40 anni di anticipo!

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