La prima moto - parte 1: il debutto di Guzzi, Aprilia, Piaggio, Ducati e Cagiva

La prima moto - parte 1: il debutto di Guzzi, Aprilia, Piaggio, Ducati e Cagiva

L'esperienza, la tecnologia e il design dei produttori italiani sono un punto di riferimento mondiale, ma come tutte le aziende c'è stato un punto di partenza. Ecco le prime assolute

24.06.2022 17:44

Il motociclismo italiano ci ha regalato perle di fondamentale importanza per la storia delle due ruote, ma tutte le aziende che si occupano di qualcosa, sono partite da una "prima volta" che - nella maggior parte dei casi - è ben lontana dalla perfezione. E non tutti conoscono le pietre miliari delle nostre aziende, quelle da cui tutto è iniziato e che rappresentano l'inizio di storie fantastiche. 

Ducati Cucciolo

Quando il marchio bolognese ha iniziato a costruire moto era un nome già ben noto nell'industria italiana: produceva valvole, condensatori e radio e nel mondo delle due ruote ci finì quasi per caso, quando l'intuizione del patron Antonio Cavalieri Ducati lo spinse a stringere un accordo con la piccola azienda torinese SIATA, che aveva avuto la geniale intuizione di costruire dei motori installabili su telai di bicicletta. Con la fornitura di questi monocilindrici da 48cc, Ducati organizzò nel 1950 una produzione in serie di biciclette motorizzate chiamate Cucciolo, che pesavano appena 44kg e raggiungevano i 64 km/h.

 

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