La sfida al Dio della velocità passa inevitabilmente per le forme più ardite quanto efficaci in fatto di gestione dei flussi d'aria

Aerodinamica della moto: forme e soluzioni per sfidare il Dio del vento

<p><span>Il pallino della velocità inizia nel 1894 con la prima <strong>Hildebrand & Wolfmueller. Nessuna pretesa dai suoi 2,5 CV e 45 km/h</strong>, ma è stata lei a fissare la base di partenza. Da quel giorno in poi le moto sarebbero diventate più potenti e veloci anno dopo anno con una progressione velocissima</span></p>

<p><strong>Ecco di seguito alcuni degli esempi più celebri che gli ingegneri hanno messo in campo ed alcuni dei record di velocità stabiliti:</strong></p>

<p>In <strong>MotoGP </strong>sfruttare la deportanza per limitare le cabrate dell'avantreno e i conseguenti tagli della elettronica è vitale per essere il più veloci possibile in rettilineo ed uscita di curva. Qui la soluzione triplano della <strong>Honda RC-213V di Marc Marquez.</strong></p>

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<p>La Vespa da record. <strong>Qui il "Siluro" su base Vespa Piaggio</strong> (si, proprie lei!) del 1951 con in sella Dino Mazzoncini stabilì su un tratto della Roma-Ostia, il 9 febbraio 1951, diversi record: raggiunse la velocità media - su due passaggi - di 171,02 km/h (andata 174,418 km/h e 169,910 km/h al ritorno), percorsi in 21,4 secondi.</p>

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<p><span class="kcode ktype-immagine" data-k-id="4879756" data-k-kid="sn:inmoto:4879756" data-k-thumb="https://cdn.inmoto.it/images/2021/11/04/153013762-fe04ba77-daff-424b-ad0b-d9f4d6ba8160.jpg" data-k-type="immagine"></span></p>

<p>La Moto Guzzi V8 dell'Ing Carcano è l'emblema della ricerca della massima efficacia aerodinmica nelle corse degli anni '50. Carenatura a campana per averela migliore delle protettività per l'epoca.</p>

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<p>Aprilia è tra le Case che più "spinge" sul concetto di downforce. Il particolare muso "a tricheco" della RS-GP 2021 è figlio della esperienza mutuata da alcuni tecnici di provenienza F1.</p>

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<p><strong>La Ducati Desmosedici GP è un tripudio di alette che si estendono su tutta la zona anteriore della moto.</strong> In generale la creatura dei tecnici bolognesi sfrutta soluzioni raffinate che si notano sotto ogni aspetto della caroozzeria, a testimonianza del grande studio fatto sui flussi d'aria. La MotoGP bolognese detiene il record di velocità in pista (in coabitazione con la KTM di Brad Binder) fatto registrare al Mugello da Zarco<strong> a 362 Km/h.</strong></p>

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<p>Dalla MotoGP l'esperienza passa sul prodotto di serie. Qui la appendici della raffinata Panigale V4 Superleggera.</p>

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<p>La RSV4 1100 di Aprilia anche sfrutta il know-how tecnico figlio delle corse come dimostrano le grandi superfici alari, come sulla sorella RS-GP.</p>

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<p>La Suzuki Hayabusa è la maxi sport tourer che nella sua storia è sempre stata caratterizzata da linee che hanno messo al centro della loro funzione quella della migliore penetrazione aerodinamica. La 4 cilindri di Hamamatsu è stata per lungo tempo la moto di serie più veloce con i suoi 321 Km/h di velocità massima. Con una speciale versione Turbo, da 830 CV, Guy Martin è sfrecciato a 436 Km/h.</p>

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<p>Esempi estremi sono da vedersi negli streamliner come il Triumph Infor Rocket di 1.485 cc e carena in fibra di carbonio. Questo missile con Guy Martin sul lago di Bonneville è volato (metaforicamente) alla velocità massima di 441,28 Km/h.</p>

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<p>La Kawasaki Ninja H2 R è ad oggi la moto di serie più veloce del mondo. Nel 2018 sull'Osman Gazi Bridge, un ponte sospeso sul mar di Marmara in Turchia, in 2682 metri il pilota Kenan Sofuoglu ha toccato quota 400 km/h in appena 26” dalla partenza.</p>

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<p>Lo streamliner Voxan detiene il primato di velocità per moto con motore elettrico. Con Max Biaggi ha ottenuto una velocità massima di 408 Km/h.</p>

<p><a href="https://www.inmoto.it/news/curiosita/2021/02/15-3918374/le_moto_di_serie_piu_veloci_di_sempre_classifica_da_40_a_350_km_h">LE MOTO DI SERIE PIÙ VELOCI DI SEMPRE: CLASSIFICA DA 40 A 350 KM/H</a></p>

<p>La sfida al Dio della velocità passa inevitabilmente per le forme più ardite quanto efficaci in fatto di gestione dei flussi d'aria</p>
