I mesi di quarantena hanno visto salire alla ribalta episodi tra la cronaca e il grottesco, con alcuni biker "beccati" a violare le norme restrittive e del buon senso: una raccolta delle infrazioni raccontate su In Moto

Multe da Guinness: quando la passione supera i limiti (di legge)

I motociclisti sono una delle categorie che ha maggiormente sofferto il periodo della quarantena. Non poter uscire con la nostra moto ci è sembrata una privazione della nostra libertà, un divieto a fare quello che più ci piace: salire in sella, dare di gas e partire, che sia per lavoro o per diletto poco importa.

Tuttavia, non viviamo più la situazione di marzo e aprile. I contagi vanno diminuendo costantemente, e quindi molte Regioni cominciano ad <a href="https://www.inmoto.it/news/news/attualita/2020/05/14-2992289/fase_2_dal_18_maggio_addio_autocertificazione_cosa_cambia_per_i_motociclisti/" rel="noopener" target="_blank">allentare le restrizioni</a>, concedendo di fare moto turismo. Insomma, una prima parvenza di normalità: senza dimenticare che anche le concessionarie e le attività commerciali collegate al motociclismo hanno o sono in procinto di riaprire.

<a href="https://www.inmoto.it/news/news/attualita/2020/04/30-2956450/fase_2_concessionari_riaprono_dal_4_maggio_come_comportarsi_/" rel="noopener" target="_blank">Fase 2, concessionari riaperti dal 4 maggio: come comportarsi?</a>

I centauri ne approfitteranno, anche perché è una delle categorie che più ha rispettato le norme di sicurezza e il divieto di circolazione durante la quarantena, rimanendo a casa quando doveva rimanervi. Purtroppo, non tutti sono stati solerti nel rispetto delle regole. Alcuni (una piccolissima parte, sia chiaro) non ha resistito, violando le norme restrittive finendo però con il subire multe salatissime o beccandosi una denuncia. Alcuni episodi rasentano la mera cronaca, altri sono quasi classificabili nella categoria del grottesco. Abbiamo deciso di selezionare gli episodi più curiosi a cui abbiamo assistito negli ultimi due mesi.

<a href="https://www.inmoto.it/news/news/attualita/2020/05/11-2979213/la_moto_forse_la_forma_di_distanziamento_sociale_piu_pura_che_c_e_/" rel="noopener" target="_blank">La moto, forse la forma di distanziamento sociale più pura che c’è</a>

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>AGGIUNGI UNA DENUNCIA A TAVOLA</h2>



Uno dei primissimi casi avvenne a Roma. Erano i primi di marzo, le restrizioni erano appena cominciate e i controlli molto più serrati. Ma le persone probabilmente ancora non capivano la gravità della situazione. Ed ecco quindi che due <a href="https://www.inmoto.it/news/scooter/2020/04/28-2949231/niu_arrivano_in_italia_gli_scooter_elettrici_nqi_gts_e_uqi_gt/" rel="noopener" target="_blank">scooteristi</a>, un 51enne peruviano e un 23enne residente nella Capitale, vennero bloccati dalle forze dell'ordine e si giustificarono dicendo che si stavano recando a cena da amici. Per entrambi scattò la denuncia a piede libero ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale.

 

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>IN GIRO PER I BOSCHI, FINISCE IN OSPEDALE</h2>



Da Roma a Perugia, per un episodio stavolta ambientato tra i boschi. Il protagonista fu un endurista, che incurante del divieto di circolazione, prese la sua <a href="https://www.inmoto.it/news/curiosita/2020/04/22-2934079/enduro_in_quarantena_ma_distrugge_il_garage_video/" rel="noopener" target="_blank">enduro</a> e andò a farsi un giro nei boschi di Onelli, frazione del comune di Cascia, in provincia di Perugia. Il motociclista però cadde facendosi male, e fu necessario l'intervento del personale sanitario. che lo portò in ospedale.

 

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>MALEDETTO QUEL CAFFè...</h2>



Quasi contemporaneamente all'episodio dell'endurista, arrivò quello "del caffè", in Puglia. In pratica, un motociclista originario di Surbo, comune in provincia di Lecce, decise di andare a prendersi un caffè nientemeno che ad Otranto, e per farlo prese la sua motocicletta. 

Il 52enne venne però fermato dalle forze dell'ordine nell'ambito dei controlli all'epoca sempre più stringenti riguardo la circolazione di auto e moto. Durante il blocco, avvenuto nella zona dei Laghi Alimini, il motociclista avrebbe raccontato agli agenti l'incredibile motivazione, affermando che in quel momento stava però tornando a casa perché tutte le attività commerciali erano ovviamente chiuse. Risultato? Denuncia.

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>MULTA? PIUTTOSTO MI TUFFO IN MARE...</h2>



Qualche giorno dopo, venne riportato un altro episodio, accaduto incredibilmente ancora nella zona di Otranto. Stavolta il protagonista fu un ciclista "beccato" dalle forze dell'ordine in giro con la sua bici senza una motivazione valida. Il fatto curioso e divertente è che il ciclista, piuttosto che subire una multa, ha deciso di tuffarsi in mare con il suo mezzo. Alle numerose richieste da parte degli agenti di uscire, l’uomo riuscì a resistere a lungo affermando più volte “Non ho fatto nulla di male”.

Ma la sua posizione non ha intenerito né divertito gli agenti. Quindi, a "bagnetto" finito, è arrivata la multa.

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>UNA BIRRA DA 7200 EURO</h2>



Rimaniamo a sud, stavolta però a Napoli, quartiere Fuorigrotta, dove ad inizio aprile due uomini vennero fermati e multati dalla polizia per essere usciti, in sella a una moto, per andare a bere una birra. Motivazione che i due hanno amesso sin da subito. Il problema, oltre al divieto di circolazione, è che il conducente guidava senza casco, era privo di patente e su una moto non assicurata e sottoposta a fermo amministrativo. Totale da pagare? 7200 euro.

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>PASQUA INDIMENTICABILE: 6000 EURO DI MULTA</h2>



Il 17enne scooterista protagonista di questo caso non si dimenticherà facilmente l'ultima Pasqua. Perchè proprio durante il periodo delle festività, è stato fermato nella zona del Triangolo Lariano, a Como, in giro con il suo <a href="https://www.inmoto.it/news/test/primo-contatto/2020/03/31-2884004/prova_honda_sh150i_tutta_mia_la_citta_video/" rel="noopener" target="_blank">scooter</a> senza una ragione valida.

Il dato eclatante è che il ragazzo è stato beccato senza patente né casco, senza revisione effettuata e sprovvisto di assicurazione. La multa è stata salatissima: 4600 euro, a cui è stata aggiunta la denuncia penale tramutata in sanzione amministrativa, per un totale di 6000 euro. Oltre alla multa, al 17enne è stato inoltre sequestrato il mezzo.

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>UNA YAMAHA R6 SCATENATA!</h2>



Uno dei casi che ha fatto più discutere il web e il mondo degli appassionati. Siamo in provincia di Forlì: un uomo, approfittando di una bella domenica di sole, prese la sua Yamaha R6 tentando di fare un giro in moto cercando di non farsi notare, dato che coprì la targa con del nastro adesivo nero.

Il ragazzo riuscì a eludere ben tre posti di blocco, due dei Carabinieri e uno della Polizia Municipale di Forlì. E in uno di essi, ha pure mostrato il dito medio agli agenti. Ma le telecamere di sorveglianza comunali e un video realizzato da un privato cittadino che fecero il giro del web consentirono alle forze dell'ordine di individuare l'autore della bravata, già noto per altre violazioni precedenti. Alla fine, il motociclista venne multato ai sensi dell'art.141 del Codice della Strada, con decurtazione di vari punti della patente. Inoltre, è scattata anche la denuncia per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>OLTRE IL DANNO, LA BEFFA</h2>



L'ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto in provincia di Brescia, qualche giorno fa. Un uomo si è recato con la sua moto da cross a fare un giro in mezzo al verde, finendo però giù da una scarpata. Un suo amico che era assieme a lui ha chiamato i soccorsi, così il protagonista è stato trasportato in ospedale.

Se l'è "cavata" con un trauma all'addome e qualche contusione. Peccato però che la giustificazione data agli agenti, ovvero quella che era uscito per andare a cercare il suo cane, non abbia convinto nessuno. Non sappiamo come si è conclusa la vicenda, ma, dopo essere finito in ospedale, l'uomo ha rischiato concretamente di pagare una multa per violazione delle norme anti-contagio.

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>CHE RISSA!</h2>



Chiudiamo con due 'bonus track' provenienti dall'estero, per dimostrare che certi avvenimenti capitano anche al di fuori dell'Italia. La prima menzione onorevole arriva dalla Spagna, più precisamente dalla Catalogna. Protagonista un 18enne fermato perché in giro sulla sua Husqvarna senza una valida motivazione.

<a href="https://www.inmoto.it/news/news/2020/05/11-2980874/husqvarna_svartpilen_901_primi_collaudi_su_strada/" rel="noopener" target="_blank">Husqvarna Svartpilen 901: primi collaudi su strada</a>

La scena venne ripresa da alcune telecamere. Il giovane prima rifiutò di togliersi il casco per lasciarsi identificare e dopo provò a giustificarsi dopo la comunicazione che avrebbe dovuto pagare una multa di 500 euro. Ma non ci è voluto molto per assistere alla reazione violenta: urla, spinte e offese. “Stavo andando a fare il pieno alla moto”, si giustificaìò il ragazzo, negando di essere uscito i giorni precedenti. Partì allora la compilazione di un secondo verbale e i toni si inasprirono da entrambe le parti. Il ragazzo venne poi fatto scendere dalla moto e bloccato a terra in attesa dell’arrivo di altri colleghi. 

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

<h2>251 KM/H SULLA STATALE: FUGA DAL CORONAVIRUS</h2>



La seconda, e ultima, "nota di merito" ci porta in Francia e a un record di velocità in negativo che ha lasciato tutti a bocca aperta. La Polizia francese infatti nei mesi scorsi, dopo una serie di controlli effettuati lungo la Route Nationale 20, sospese ben quattro patenti di guida a causa di eccessive velocità: un motociclista andava infatti a 138 km/h, uno a 158 e un altro a 189. Ma un altro centauro battè ogni record: 251 km/h, quando il limite imposto dalle autorità sulle strade è di 90 km/h.

Inoltre, in seguito si venne a conoscenza che due delle moto dei quattro individui sanzionati furono sequestrate: trattasi di una <a href="https://www.inmoto.it/news/news/2020/03/27-2875121/suzuki_nuovi_colori_per_la_gsx-r_1000_r/" rel="noopener" target="_blank">Suzuki GSX-R</a> e una <a href="https://www.inmoto.it/news/sportive/2020/03/07-2815858/rewind_yamaha_yzf-r1_97_la_rivoluzione_di_iwata/" rel="noopener" target="_blank">Yamaha R1</a>.

I mesi di quarantena hanno visto salire alla ribalta episodi tra la cronaca e il grottesco, con alcuni biker "beccati" a violare le norme restrittive e del buon senso: una raccolta delle infrazioni raccontate su In Moto