Donne in moto: da Budapest alla Sierra Leone in 15 giorni

Donne in moto: da Budapest alla Sierra Leone in 15 giorni

Laura Cola, unica motociclista donna in gara, ha partecipato alla Budapest-Bamako, tra i più importanti Charity Challenge. Ha percorso 7.000 km in sella a una Honda Crf 250 Rally

Redazione - @InMoto_it

03.04.2020 ( Aggiornata il 03.04.2020 15:53 )

Laura Cola ha fatto appena in tempo a tornare dalla sua impresa, la Budapest-Bamako. Dopo aver percorso 7.000 km e tredici tappe dall’Europa all’Africa è stata annunciata l’emergenza sanitaria per il coronavirus. Ma su una Honda Crf 250 Rally, Laura Cola, architetto, grande appassionata di moto e fondatrice di Donneinsella, ha vissuto una delle avventure più belle. Unica italiana e unica motociclista donna in gara per uno dei più importanti Charity Challenge al mondo.

A questa quattordicesima edizione hanno partecipato 300 equipaggi, quasi tutti in auto, appena trenta in moto. Dal Marocco alla Sierra Leone, passando per Mauritania, Senegal e Guinea. Metà gara consiste in tratti di 450 km al giorno, in offroad, e gli sbalzi termini si fanno sentire. Insieme ai partecipanti viaggiano anche gli aiuti alle popolazioni dei villaggi attraversati. Zone difficili per il clima, per i disordini: accelerazioni improvvise, con botte di adrenalina pazzesche, si alternano a notti infinite, in tenda e sacco a pelo, con nulla intorno. L’arrivo a Freetown, in Sierra Leone, è stata una vittoria vera e propria: i partecipanti sono stati scortati dalla polizia, ma soprattutto accolti calorosamente dagli abitanti del luogo.

La compagna d’avventura

Per la Budapest-Bamako, Laura Cola ha scelto una Honda Crf 250 Rally, leggera in caso di caduta e maneggevole, con faretti a led supplementari e un kit per l’alimentazione del cellulare. Ha caricato poi il minimo indispensabile: un’avventura è pur sempre un’avventura.

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