Stefano Pellegrini, un Guinness World Record per combattere il tumore al pancreas

Stefano Pellegrini, un Guinness World Record per combattere il tumore al pancreas
Bici e Solidarietà. Da Roma ad Edimburgo (in Scozia), l'ultraciclista di Livorno percorrerà 2.500 km e 20.000 metri di dislivello, in soli 6 giorni, accompagnato solo dalla borsa Picker di GIVI-Bike, con l'biettivo di raccogliere fondi per la ricerca

Redazione - @InMoto_it

31.07.2025 ( Aggiornata il 31.07.2025 10:11 )

Pedalare dall'Italia alla Scozia nel minor tempo possibile, per sostenere la ricerca sul tumore al pancreas. Questa è l'impresa di Stefano Pellegrini, appassionato ultraciclista e brand ambassador di GIVI-Bike, che punta a segnare un nuovo Guiness World Record in bicicletta.

Stefano Pellegrini: la sfida da superare

Quarant’anni, di Livorno, appuntato dei Carabinieri, Pellegrini è partito mercoledì 30 luglio alle ore 6:00 del mattino dall’Altare della Patria a Roma diretto al Castello di Edimburgo in Scozia, dove ha pianificato di arrivare alle prime luci dell’alba di martedì 5 agosto, percorrendo 2500 km in sella e affrontando 20.000 metri di dislivello in soli 6 giorni.

Si tratta di un viaggio impegnativo tenendo in considerazione le condizioni meterologiche avverse e i terreni difficili da affrontare a causa anche della stanchezza dovuta alle poche ore di sonno (3/4 ore a notte), necessarie per limitare al minimo le soste.

Durante il percorso, Stefano verrà accompagnato da un team d’eccezione composto da alcuni colleghi del Reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania, due giudici del Guiness per certificare il tentativo di record, un massaggiatore, una mental coach a capo del gruppo e due film maker che realizzeranno un docufilm in uscita a novembre.

L'unico accessorio GIVI sulla bici di Pellegrini

Poichè la crew si occuperà anche di trasportare il suo bagaglio, Stefano ha allestito la sua bici da corsa K1 dell'azienda Park Pre con una sola referenza: la borsa da tubo superiore Picker della linea Adventure di GIVI-BIKE, dedicata agli utenti di mountain bike e/o gravel bike che amano viaggiare leggeri. Waterproof e termosaldata, è stata scelta dall’ultraciclista per l’ottima capienza nonostante le dimensioni ridotte e per la praticità di apertura e chiusura che gli consente di avere a portata di mano gli oggetti indispensabili come telefono, powerbank e cuffiette senza doversi fermare.

Pellegrini ha già testato questa borsa in numerose competizioni fra cui la Northcape 4000, la Race Across Italy Unlimited, la Trans Am Bike Race, che attraversa coast to coast gli Stati Uniti passando per 10 stati e la NorthCape (Norvegia) – Tarifa (Spagna), l’avventura ciclistica più lunga del mondo (7.450 km e 80.000 metri di dislivello) a cui ha gareggiato in assetto GIVI-Bike.

Il livornese ha all’attivo circa 150.000 km in bici. Le sue performance gli sono valse una fama internazionale. Tutto è iniziato quando, scoprendo di avere un serio problema di salute, per affrontare il suo dramma nel 2021 decide di fare il giro dell’Islanda, uno dei Paesi più difficili da percorrere in bicicletta: nell’occasione pedalò per 15 ore al giorno per 13 giorni, per la maggior parte del tempo sotto la pioggia. La sfida costituì per lui una rinascita e la scoperta di una vera vocazione.

La collaborazione con GIVI-Bike iniziò proprio all’epoca, quando Stefano taggò sui social una borsa dell’azienda complimentandosi per la sua qualità. A quel punto la GIVI di Flero (Brescia) lo contattò e diventò testimonial ufficiale del brand GIVI Bike.

Pellegrini ha dedicato tutte le competizioni ciclistiche del 2025 alla raccolta fondi: dopo la traversata Roma-Edimburgo il 12 ottobre parteciperà alla Peninsular Devide, che lo porterà per 1500 km dal punto più settentrionale al più meridionale della Malesia.

Un Guiness World Record per combattere il tumore al pancreas

Lo scopo dell’iniziativa è raccogliere fondi da destinare all’ Unità Operativa di Chirurgia del Pancreas dell’Ospedale GB Rossi di Verona, centro di eccellenza dedicato alla cura dei pazienti con patologie tumorali pancreatiche e alla ricerca su questi carcinomi in cui la diagnosi precoce è fondamentale per l’aspettativa di vita dei pazienti.

In particolare verranno sostenuti i progetti relativi alla famigliarità e alla predisposizione genetica a queste malattie, coordinati dai dott. Salvatore Paiella e Antonio Amodio e dal Direttore dell’Unità Operativa dott. Roberto Salvia.

Come possiamo contiribuire anche noi alla ricerca contro il tumore al pancreas

È possibile contribuire al fundraising con una donazione cliccando su questo link: PEDALANDO PER SOSTENERE LA RICERCA

 

 

 

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