L’Associazione Cammino Giubilare dei Motociclisti ha consegnato a Papa Leone XIV un casco da moto personalizzato durante l'udienza giubilare, pensato come dono simbolico dell’intera comunità motociclistica internazionale in occasione del Giubileo. L’iniziativa, è frutto della collaborazione tra GIVI e la designer Norma Lucia Angius (ATRE), autrice del progetto grafico.
Il casco è un modulare X27 a doppia omologazione P/J con visiera parasole, interni traspiranti estraibili e lavabili e predisposizione per interfono con batteria integrata.
Realizzato senza marchi visibili né riferimenti commerciali, il casco è stato concepito come gesto autentico di spiritualità e rispetto, volutamente privo di finalità promozionali. Il totale riserbo mantenuto fino alla consegna ufficiale ha contribuito a preservarne il valore simbolico e il significato profondo.
Il cuore della decorazione è rappresentato dalle quattro basiliche pontificie – San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore – mete storiche di pellegrinaggio fin dal primo Giubileo del 1300. Le architetture, tratteggiate con precisione e sensibilità, emergono da nuvole colorate ispirate ai quattro pellegrini stilizzati del logo ufficiale del Giubileo. A sovrastare la scena, un sole stilizzato irradia luce sulle basiliche, evocando rinascita spirituale, riconciliazione e speranza.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla bresciana GIVI S.p.A., da oltre 47 anni punto di riferimento internazionale nel mondo delle due ruote. L’azienda si distingue per l’attenzione alla sicurezza e la continua innovazione, unite a una forte componente umana e valoriale.
"Abbiamo voluto creare un oggetto che parlasse a tutti i motociclisti, oltre ogni confine – hanno dichiarato i promotori – e che racchiudesse il significato profondo del viaggio, della fede e della strada. In GIVI abbiamo trovato un partner capace di esprimere passione e cura in ogni dettaglio, un’azienda che mette al centro le persone".
Il casco è stato donato al Pontefice, in un gesto che unisce idealmente il viaggio del motociclista al cammino spirituale del pellegrino, rinnovando il senso profondo del Giubileo come tempo di incontro, ascolto e rinascita.
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