Multe, incassi da 650 milioni di euro: la classifica delle città più "colpite"

Multe, incassi da 650 milioni di euro: la classifica delle città più "colpite"
Dopo un anno di guadagni da record, con gli autovelox giocano un ruolo da protagonista, dal 12 giugno tutto potrebbe cambiare: ecco perché

Michele Pantanella

03.06.2025 ( Aggiornata il 03.06.2025 16:35 )

Gli autovelox restano tra i principali responsabili dell’impennata degli incassi da multe, che nel 2024 hanno toccato quota 650 milioni (+11%). Ma lo scenario potrebbe cambiare: dal 12 giugno, nuove regole impongono criteri più rigidi per l’omologazione e l’installazione dei dispositivi. Una svolta che potrebbe riscrivere le regole del gioco per Comuni e automobilisti.

MILANO, ROMA E FIRENZE: PRIMI DELLA CLASSE

Nel 2024 i Comuni italiani hanno incassato quasi 650 milioni di euro grazie alle sanzioni stradali, con una crescita dell’11,3% rispetto all’anno precedente. A dominare la classifica è Milano, con quasi 205 milioni di euro (+57,5 milioni e +39% sul 2023), seguita da Roma con 169 milioni e Firenze, terza con 61,5 milioni  (+36,5% sul 2023).
Spicca anche Campobasso, che registra l’aumento più marcato: +174%, passando da 112mila a oltre 300mila euro.

All’interno del totale, una quota significativa arriva dagli autovelox, che nel 2024 hanno generato 62,1 milioni di euro. In testa c’è Firenze, con 20,5 milioni, seguita da Milano (10,6 milioni) e Bologna (7,6 milioni). Impressionanti anche i numeri di piccoli centri come Colle Santa Lucia, sulle Dolomiti, che con appena 300 abitanti ha incassato oltre 390 mila euro da un solo dispositivo. Nel Salento, poi, città come Galatina (Lecce) e Cavallino (Lecce) superano complessivamente i 6 milioni, mentre la “Telesina” si conferma una vera miniera di verbali.

IL 12 GIUGNO CAMBIA TUTTO: STOP AGLI APPARECCHI NON OMOLOGATI

Il 12 giugno segna però una svolta. Le nuove disposizioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti impongono che gli autovelox siano omologati, autorizzati dai Prefetti e rispettino distanze minime tra le postazioni. In caso contrario, andranno disattivati. Una recente sentenza della Cassazione ha poi ribadito che le multe elevate da apparecchi non omologati sono nulle, alimentando una possibile ondata di ricorsi.

Il rischio per i Comuni?
Meno incassi e caos operativo in vista dei prossimi esodi estivi. Inoltre, grazie all’Osservatorio Nazionale sulle Sanzioni, oggi i cittadini possono consultare i dati relativi ai proventi delle multe e valutarne l’utilizzo da parte degli enti locali. Nel 2024 sono stati 7.702 i Comuni che hanno pubblicato regolarmente i propri rendiconti, confermando una tendenza stabile. Secondo il presidente Simone Baldelli, si tratta di “uno strumento fondamentale per garantire il controllo democratico delle entrate derivanti dalle sanzioni”.

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