Kymco deposita un brevetto per le ali attive, gestite dall'elettronica

Kymco deposita un brevetto per le ali attive, gestite dall'elettronica

Un motorino elettrico permette di variare l'inclinazione delle ali in accelerazione o in frenata, seguendo i dati che arrivano dalla piattaforma inerziale

Alessandro Vai

16.04.2025 ( Aggiornata il 22.04.2025 10:10 )

Negli ultimi anni l'aerodinamica è diventata sempre più presente nel mondo delle due ruote. Dapprima nelle competizioni, con le MotoGP che ormai sembrano degli aerei, e poi nelle moto di serie, le ali fisse sono ormai un must per le sportive carenate ma anche per le naked. Tutte queste appendici, però, sono fisse e finora l'unica moto di serie con aerodinamica attiva è la Moto Guzzi V100 Mandello, che ha due alette mobili sul serbatoio. Ci sarebbe anche la Bimota KB 998 Rimini, ma le sue ali mobili anteriori (ad attivazione automatica ed elettronica) non si sono ancora viste all'opera, nonostante il regolamento della Superbike lo consenta, al contrario di quello della MotoGP.

CARICO AERODINAMICO SOLO QUANDO NECESSARIO

Inoltre, negli ultimi anni BMW ha depositato dei brevetti riguardanti ali mobili, ma finora non si è visto nulla sui prodotti di serie. In questo scenario ancora tutto da definire, Kymco ha presentato i brevetti per un sistema di ali attive in grado di adattarsi in tempo reale alle esigenze di deportanza aerodinamica della moto. Un sistema del genere avrebbe il vantaggio di creare carico aerodinamico quando necessario, ovvero in frenata e in curva, e di rimuoverlo quando bisogna accumulare velocità, ovvero nei rettilinei e tra una curva e l'altra.
Ad ogni modo il brevetto Kymco è stato installato sulla seconda evoluzione della concept bike elettrica SuperNEX, presentata nel 2022 e mai entrata in produzione.

MANUALE O AUTOMATICO

Le ali c'erano già nel modello originale ma erano fisse. Grazie a questo brevetto, invece, l'assetto delle ali si può modificare manualmente ma se ne può anche lasciare la gestione all'elettronica. In questo caso vengono utilizzati i dati provenienti dalla piattaforma inerziale IMU a sei assi e della centralina di gestione per modificare la posizione delle ali tramite un motorino elettrico. Concettualmente, l'angolo di incidenza delle ali varia in funzione del beccheggio della moto: quando si siede e sta per impennarsi l'inclinazione aumenta, per poi tornare neutra quando la ruota anteriore si appoggia a terra. Allo stesso modo il carico potrebbe variare in frenata. Insomma, i tempi per vedere delle ali attive sembrano maturi, vedremo chi sarà il primo costruttore a portarli sul mercato oppure in gara.

 

 


 

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento