Una moto con sistema che prevede due motori elettrici più uno termico e che promette di rivoluzionare la mobilità green per le due ruote
Yamaha ha recentemente svelato una novità destinata a rivoluzionare il mondo delle due ruote: la moto ibrida con tre motori.
Il progetto, sviluppato a partire da una piattaforma XMAX, integra in maniera innovativa un motore termico e due motori elettrici, configurati in un sistema SPHEV (Series-Parallel Hybrid Electric Vehicle). Questa soluzione rappresenta un significativo passo avanti verso la mobilità sostenibile, con l’obiettivo di unire prestazioni elevate a un notevole risparmio energetico e una drastica riduzione delle emissioni.
La struttura ibrida consente una gestione estremamente flessibile grazie a un sofisticato software, in grado di ottimizzare l’uso dei propulsori in base alle condizioni di guida. Durante l’avvio e a basse velocità, la moto si affida esclusivamente al motore elettrico, garantendo una guida silenziosa e priva di inquinamento. Con l’aumentare della velocità o in situazioni in cui la batteria si sta scaricando, il motore a benzina entra in gioco, lavorando in sinergia con uno dei motori elettrici per generare l’energia necessaria e mantenere la potenza costante. Infine, quando è richiesta una spinta supplementare, il motore a scoppio fornisce la trazione necessaria, assicurando prestazioni dinamiche e reattive in ogni situazione.
L’avvento di tecnologie ibride può essere un'opzione radicale nell’industria motociclistica, dove l’equilibrio tra potenza e sostenibilità diventa sempre più cruciale. La possibilità di modulare in tempo reale le diverse fonti di energia permette di sfruttare al meglio le potenzialità di ciascun motore, contribuendo alla riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale. Inoltre, l’adozione di avanzate soluzioni elettroniche apre la strada a ulteriori sviluppi, con possibili applicazioni non solo nel settore motociclistico ma anche in quello della mobilità urbana e dei veicoli commerciali.
Il prototipo Yamaha si configura così come una soluzione di transizione verso il futuro, in cui l’integrazione di sistemi termici ed elettrici diventerà la norma per un trasporto più efficiente ed ecologico.
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