Il calo complessivo della spesa nazionale è di 2,7 miliardi di euro
Secondo un'analisi complessiva dei prezzi alla pompa dei carburanti nel 2024, si registra una diminuzione rispetto al 2023 che hanno permesso un risparmio medio di 103 euro per ogni famiglia italiana. Sul piano nazionale, il calo ha inciso per un totale di 2,7 miliardi di euro.
Il risultato è stato legato alla discesa delle quotazioni internazionali del petrolio, che quest'anno hanno oscillato tra i 70 e gli 80 dollari al barile.
L’Unem (Unione Energie per la Mobilità) ha fotografato la situazione nel suo Preconsuntivo petrolifero 2024: tra i dati più significativi, emerge un aumento dei consumi petroliferi complessivi del 1,7% rispetto al 2023. Un risultato trainato soprattutto dai prodotti per la mobilità, che rappresentano il 72% del totale.
L'Italia si distingue come l'unico Paese europeo a registrare una crescita delle vendite di carburanti rispetto sia al 2023 che al periodo pre-pandemia del 2019.
Sul fronte della fattura energetica, i dati mostrano una riduzione importante di 18,6 miliardi di euro rispetto all'anno precedente, pari a un calo del 28%. Un risultato ottenuto grazie alla flessione delle quotazioni internazionali non solo del petrolio, ma anche del gas.
La sola fattura petrolifera ha registrato una contrazione di 7,6 miliardi (- 26%). Le accise hanno garantito un gettito di 700 milioni di euro in più rispetto al 2023. Tuttavia, il calo dei prezzi ha ridotto il gettito derivante dall’IVA, che è sceso di 300 milioni.
Gianni Murano, presidente di Unem, ha dichiarato: "La rete italiana dei distributori di carburante rimane però molto inefficiente con 22mila impianti e 310 marchi, che continuano ad aumentare. Il 20% circa ha un erogato inferiore ai 400.000 litri all'anno di prodotto, e solo il 3% ha erogati in linea con la media europea, che è 3 milioni di litri all'anno".
Accise carburanti verso il riallineamento, ma l’Italia è fra i paesi più cari
Link copiato