La moto è la nostra passione, spesso la nostra malattia. Ecco perché, in certe occasioni, può essere che si perda, almeno per un attimo, il senso della realtà e diventiamo... insopportabili
Una tipologia di cliente difficile da gestire e sopportare è anche quello che “resta lì”. Non importa se l'officina si è dotata di un angolo attesa, magari con divanetti, macchina del caffè, riviste a tema da sfogliare, uno schermo che trasmette le gare, aria calda in inverno e aria fresca in estate, bibite, consolle, intrattenitori professionisti. Dopo due minuti loro metteranno il naso in officina e per dire cose tipo: “Hai già iniziato a fare la mia? Perché mi è venuta in mente una cosa, te la faccio vedere”, e in un attimo diventa difficile riportare al proprio posto il cliente. Si ferma lì. La versione più fastidiosa tocca anche gli attrezzi, vorrebbe partecipare alle operazioni, spiega cose della propria moto come se fosse un'unicum al mondo.
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