Stop motori termici 2035, l’Italia voterà contro

Stop motori termici 2035, l’Italia voterà contro

Il Governo ha diffuso la notizia che intende votare contro la decisione UE di fermare auto e furgoni con motore termico dal 2035. E al nostro Paese si affiancherebbe anche la Germania

01.03.2023 07:41

Non si fa a tempo a scrivere un articolo che le cose cambiano.
Ieri pomeriggio in videochiamata, un amico che vive a Bruxelles e si occupa di automotive: “Hai visto che la Germania ha messo sul tavolo il problema degli e-fuels? Se la Commissione Europea non si impegna a permetterne e a regolamentarne l’uso, voterà contro la svolta elettrica del 2035 È notizia di poco fa”.

Cavolo, avevo già fatto il pezzo e ho pensato che avrei potuto inserirci anche questa informazione. 

Ore 18.56, in email arriva il comunicato stampa del Ministero dell’Ambiente. “Auto: stop motori termici 2035, l’Italia voterà contro”.a

Cosa succederà adesso?

L’appuntamento è a Bruxelles per martedì 7 marzo, quando ci sarà la riunione degli ambasciatori europei del Coreper. E c’è possibilità che salti il banco. Perché se oltre a Italia e Germania votassero no altri due paesi che già si erano messi di traverso in una precedente votazione, Bulgaria e Polonia, allora il processo di approvazione potrebbe subire uno stop. Diversamente il 7 marzo il Consiglio Europeo dovrebbe dare il via libera definitivo.

Inutile dire che queste ore sono sicuramente di trattative frenetiche. Difficile fare previsioni.

Il comunicato del MASE

Auto: stop motori termici 2035, l’Italia voterà contro

La posizione verrà espressa domani alla riunione degli Ambasciatori Ue: transizione sia economicamente sostenibile e socialmente equa. Per Italia elettrico non è unica via per emissioni zero.

Roma, 28 febbraio – Domani a Bruxelles, alla riunione degli ambasciatori dei Paesi dell’Ue, l’Italia esprimerà una posizione contraria alla proposta di Regolamento europeo che prevede il bando alla produzione e vendita delle auto e van con motori termici al 2035.

Pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, l’Italia sostiene che i target ambientali vadano perseguiti attraverso “una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa”, pianificata e guidata con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il Paese sia sotto l’aspetto occupazionale che produttivo.

L’Italia ritiene inoltre – questa la posizione che verrà espressa - che la scelta dell’elettrico non debba rappresentare, nella fase di transizione, l'unica via per arrivare a zero emissioni. Il successo delle auto elettriche dipenderà molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali.

Una razionale scelta di neutralità tecnologica a fronte di obiettivi ambientali condivisi deve consentire agli Stati membri di avvalersi di tutte le soluzioni per decarbonizzare il settore dei trasporti, tenendo conto delle diverse realtà nazionali, e con una più graduale pianificazione dei tempi.

“L'utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici”, afferma il ministro Pichetto, “contribuirà ad una riduzione delle emissioni senza richiedere inattuabili sacrifici economici ai cittadini”.

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