Dalle ceneri delle Supersport, tutte a quattro cilindri e tutte 600, sta rinascendo la categoria delle sportive medie ma con caratteristiche meccaniche e dinamiche diverse
Oltre ad un prezzo di sicuro maggiore per la Kawa (staremo a vedere), la differenza più grossa in termini prestazionali la possiamo identificare nella coppia motrice: la Kawa, con il suo tiratissimo plurifrazionato è capace di urlare fino a 15.000 g/min, valore così alto che ci fa pensare a una coppia non troppo alta e che arriva al picco ben oltre i 10.000 g/min, mentre per la Yamaha i dati sono ben chiari e 67Nm vengono raggiunti a 6.500 g/min.
Da un lato abbiamo la moto verde che da il meglio di sè a giri altissimi, un carattere da vera supersportiva ma che non sacrifica l'utilizzo su strada grazie a prestazioni tutto sommato gestibili dalla maggior parte dei motociclisti. Dall'altro lato invece una carenata nata da una naked di successo - la MT-07 - e per questo ereditaria di un motore dalla coppia pronta ai bassi e medi regimi, godibilissima su strada.
Entrambe sono eredi di quelle 600 Supersport che nessuno ha voluto più perchè troppo estreme ed elitarie, sono interpretazioni più "umane" di una categoria che - perdendo la sua caratteristica più popolare - ha perso anche un posto nel garage degli appassionati. E allora ben venga questa sfida fra moto di pari potenza, peso e sportività, ma di sostanza e gusto molto diversi. Si dice che morto un papa se ne fa un altro, in questo caso il papa 4-in-linea 600 ha trovato molti più eredi, tutti degni del suo posto, pronti a condividere lo stesso balcone davanti al popolo di appassionati di sportive medie.
Lo stile è sempre lo stesso: quello leggendario della generazione “R”, ma rivisitato in chiave moderna così da riuscire immediatamente a far breccia nei cuori dei nuovi motociclisti. Eccola in queste foto
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