Carburanti: rischio prezzi in risalita con i tagli dell'Opec+ al petrolio

Gli Stati Uniti hanno tentato di imporre un tetto al prezzo della miscela esportata dalla Russia, ma gli altri Paesi hann paura che possa influenzarne i costi

Carburanti: rischio prezzi in risalita con i tagli dell'Opec+ al petrolio

6 ott 2022 (Aggiornato alle 13:00)

Non ci sono buone novità sul fronte benzina. Se attualmente il prezzo dei carburanti aveva oscillato poco (tra alti - e più o meno - bassi) nei prossimi tempi è destinato a risalire. La notizia arriva dalla conferma che l'OPEC+ ha accettato i piani di taglio della produzione mondiale di petrolio guidati dalla Russia. Se si guardava con speranza e fiducia al futuro, questo punto di svolta fa presumere il peggio.

La decisione di OPEC+

L'OPEC+ ha deciso di fare è tagliare la produzione mondiale di petrolio di 2 milioni di barili al giorno (bpd) per evitare un calo dei prezzi del greggio. Questa operazione segue un po' quanto venne fatto un altro grande taglio della produzione globale nell'estate del 2020, quando la produzione in piena pandemia fu tagliata di quasi 10 milioni di barili al giorno a causa del calo della domanda, e quindi per impedire - o quanto meno limitare - il crollo dei prezzi.
Adesso però la domanda è a livelli "standard" e una diminuzione delle scorte potrebbe portare a una crescita dei prezzi in zone (esempio in Europa) dove già il caro energia si sta facendo sentire con il calo di scorte di gas. .

L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio ha alla guida, in primis, Arabia Saudita e Russia, ed è stata proprio quest'ultima che ha portato a questa decisione non poi tanto improvvisa. Secondo il Financial Times (FT) i Paesi membri più piccoli dell'OPEC+, come la Nigeria, producono già al di sotto dei loro obiettivi prima che i tagli di 2 milioni di bpd (barrels per day) prendano piede. Questo vuol dire che le riduzioni dei livelli di offerta dovrebbero essere più vicine a 1 milione di bpd.

Non è mancata l'accusa da parte degli Stati Uniti, da cui arrivano parole forti sull'ipotesi che l'Organizzazione sia molto più vicina e affine alla Russia. Gli States hanno tentato di imporre un tetto al prezzo del petrolio esportato dalla Russia, ma i Paesi dell'OPEC+ hanno paura che questo possa iniziare a influenzare i prezzi del loro petrolio.

CARO CARBURANTI, PROROGATO ANCORA IL TAGLIO DELLE ACCISE

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