Assicurazione in Italia: sono in arrivo rincari

Assicurazione in Italia: sono in arrivo rincari

Dopo molti anni di calo, i premi assicurativi sembrano destinati a tornare ad aumentare. E non mancano i dubbi sulla gestione delle scatole nere e dei nostri dati

28.06.2022 ( Aggiornata il 28.06.2022 12:23 )

Il costo medio dell’assicurazione di moto e ciclomotori è pari a 249 euro l’anno. Lo ha comunicato questa mattina l’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, nel corso della sua assemblea annuale. Insieme a una serie di altri dati.

Scopriamo allora che negli ultimi 10 anni il premio medio è calato del 38%. Ma si parla di auto questa volta, per le moto il calo è sicuramente inferiore. Ciononostante in Italia l’assicurazione costa più della media del prezzo nei quattro principali paesi europei. E c’è una brutta notizia.

Rincari in vista per la RCAuto

Dopo i forti risparmi (per le compagnie) del periodo dei lockdown, ora si sta assistendo a un deciso aumento dei costi dei risarcimenti nel ramo RCAuto. Colpa dell’inflazione (e non solo), che sta facendo lievitare i costi dei ricambi e degli interventi di riparazione.

Un incidente motociclistico in media costa 6.761 euro in risarcimenti. E su 4,2 milioni di veicoli assicurati, nel 2021 si sono registrati 125mila sinistri. Indubbiamente tanto.

A far lievitare i costi per le compagnie ci si sta mettendo poi anche l’aumento dello spread dell’Italia, visto che aumentano i tassi e cala il valore dei titoli di Stato, dei quali le compagnie ne hanno in portafoglio 310 miliardi di euro.

Dubbi sulla scatola nera

Qualche dubbio lo sta generando anche la gestione della scatola nera. Ormai in Italia il 21,5% dei contratti assicurativi prevede l’adozione di questo ausilio tecnologico, che scongiura una parte consistente delle frodi assicurative. Gli assicurati con scatola nera avrebbero infatti il 20% di incidenti in meno rispetto agli altri. Non solo ovviamente per le mancate frodi, ma anche perché probabilmente chi accetta la scatola nera tende ad avere un comportamento di guida più incline alla sicurezza e al rispetto delle regole.

Il problema che si sta ponendo però è che i dati registrati con la scatola nera sarebbero a disposizione unicamente della compagnia assicuratrice intestataria del contratto. Cosa che ostacolerebbe il cambio di compagnia per gli assicurati. Sia perché i comportamenti particolarmente virtuosi alla guida sarebbero noti solo a chi già assicura quella persona, sia perché c’è un forte sbattimento in caso di cambio per andare a far disinstallare la vecchia scatola nera e farne installare una nuova.

Di questo le compagnie si approfittano, attraendo clienti con proposte economicamente allettanti per il primo anno di contratto, ma imponendo poi regolari aumenti del premio a ogni rinnovo annuale.

Il tasso di cambio della compagnia assicuratrice alla scadenza del contratto annuale sarebbe dunque del 60% inferiore fra gli utenti con scatola nera, rispetto a quelli senza.

Sempre rimanendo in tema di scatola nera, l’Ivass ha lanciato un censimento degli algoritmi utilizzati dalle compagnie per gestire i rapporti con la clientela. L’obiettivo è anche di capire che dati raccolgono le compagnie su di noi e che uso ne fanno.

A breve arriverà la risposta delle assicurazioni: il 5 luglio è prevista l’assemblea annuale dell’Ania, in occasione della quale sicuramente la presidente non mancherà di comunicare la loro analisi del mercato RCAuto.

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