Fit for 55: Europa incaponita sull’addio ad auto e furgoni a benzina

Fit for 55: Europa incaponita sull’addio ad auto e furgoni a benzina

Nella votazione plenaria il Parlamento Europeo ha confermato la data del 2035 per lo stop alla vendita di auto e furgoni con motore termico. Una scelta incomprensibile

09.06.2022 11:53

Alle 19.26 di mercoledì 8 giugno è arrivato il comunicato del Parlamento Europeo. Il titolo è pomposo “Fit for 55: obiettivo zero emissioni per auto e furgoni nel 2035”.

La notizia è che gli eurodeputati, riuniti in votazione plenaria, hanno approvato a larga maggioranza (339 si, 249 no e 24 astenuti) la proposta della Commissione Europea di vietare la vendita di auto e furgoni con motore termico a partire dal 2035. Il comunicato, tra l’altro, è anche fortemente impreciso, perché parla di “raggiungere una mobilità stradale a emissioni zero entro il 2035”, dimenticando che per molti anni dopo tale data resteranno in circolazione auto e furgoni alimentati con benzina o gasolio. Non ci sarà mica l’obbligo di rottamazione dei vecchi mezzi, no?

I conti non tornano

La decisione degli europarlamentari lascia un po’ di stucco, perché il 2035 è dietro l’angolo, e in Europa oggi è il 106° giorno di guerra in Ucraina: ma non dovevamo smettere di comprare gas dalla Russia? Il gas c’entra, perché buona parte dell’energia elettrica la produciamo proprio bruciando tale combustibile, e qui si è parlato di spegnere i condizionatori (cit. Presidente Draghi). Come può essere sostenibile questo ‘phase out’ forzato fra soli 13 anni?

Troppe volte abbiamo detto che gli investimenti necessari per questa transizione accelerata sarebbero enormi. Reti elettriche da ripensare completamente, perché dovranno distribuire una enorme quantità aggiuntiva di energia elettrica, quindi serviranno cavi più grandi e nuovi elettrodotti. E poi, tanta tanta energia in più da produrre. Un calcolo fatto dalla Suzuki (ci è stato accennato pochi giorni fa in un’intervista) giunge alla conclusione che se l’Europa scegliesse la mobilità full electric, servirebbero 13 nuove centrali nucleari. Ma il nucleare in molti sembrano non volerlo più. E comunque, per costruire una nuova centrale servono 10 anni. La Germania usa il carbone, si, ma anche su quello qualche problema c’è, sia di tipo ambientale sia per la provenienza (cinese).

Insomma, messa così la transizione non appare per nulla fattibile. E l’hanno capita i tre ministri italiani che siedono nella Commissione Interministeriale per la Transizione Ecologica (Cite), che il 10 dicembre scorso avevano confermato l’impegno italiano al phase out dei motori termici per il 2035, e poi si sono rimangiati la decisione dicendo che quella data è solo indicativa e, anzi, che il motore termico può offrire ancora molto, sia con l’ibridazione che con i nuovi carburanti sintetici.
Si attendono nuovi sviluppi.

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