I diari della Motocicletta- Nascita di una special

I diari della Motocicletta- Nascita di una special
Un gruppo di amici si incontra: uno è bravo a lavorare, uno a parlare e l'altro ha una moto. Ecco come nasce una "special". Seguite l'avanzamento dei lavori su queste pagine

Redazione - @InMoto_it

21.11.2011 ( Aggiornata il 29.08.2014 13:03 )

Come vi avevo anticipato sull' "How Many Roads" del numero 9 di InMoto, insieme ad alcuni amici siamo partiti con lo strampalato progetto di costruire una special. Chissà che idea, penserete. Beh, si, in effetti è un po' la moda del momento. Però non siamo riusciti a trovare giustificazioni abbastanza buone per non provarci. Ed è una scusa per stare insieme, bersi magari una birretta fresca fuori dall'orario di ordinanza e discutere di ferro e meccanica, che è sempre un bel parlare. Il titolo dell'”How Many Roads” era: "Punti di Vista". Non è un caso: il nome che abbiamo deciso di dare a questo progetto è: POV (Point Of View, punti di vista) Garage. Come vi ho già raccontato la cosa è nata per scherzo: io con le moto ci lavoro, Michael ci gioca e Aldo è una di quelle persone che riesce ad tramutare un blocco di marmo in statua, un pezzo di ferro in serbatoio. Bastava solo parlarne: le cose sono nate con la stessa leggerezza con cui si decide di andare a mangiare una pizza fra amici. Ci siamo dati appuntamento in un locale e ognuno si è presentato con qualcosa in mano: Michael con degli scarichi aftermarket per il suo Bonneville, Aldo con un manuale da tubista e io con il computer. Le cose erano già definite: uno avrebbe lavorato, l'altro (io) perso tempo, l'ultimo (Michael) sacrificato la propria moto (e qualche soldino per recuperare il materiale). La Triumph Scrambler è quindi arrivata sulle sue ruote nel garage di Aldo. L'abbiamo guardata, studiata a lungo. Ci sono passate davanti agli occhi migliaia di immagini di moto nuove, vecchie, inventate o reali. Io sono andato subito in confusione. Aldo ha preso il saldatore in mano e ha iniziato a rinforzare la staffa del cavalletto. In qualche modo bisognava pur iniziare. Michael, alle prime scintille è scappato a lavoro. E abbiamo iniziato a smontare, piegare acciaio e sognare un po'.... E' passato circa un mese e mezzo da quel momento: la moto sta prendendo forma, ed è proprio diversa da come avevamo pensato all'inizio. Anche il garage ha tutta un'altra faccia: al posto degli scatoloni c'è ora una pedana idraulica, con una nuova moto pronta a passare sotto i ferri. Non possiamo però raccontarvi tutto subito: seguiteci su queste pagine, terremo un diario su come procedono i lavori. E dateci qualche parere e qualche consiglio, mi raccomando...

Federico Garbin

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