Alpen Masters 2024: Husqvarna Svartpilen 401 vs Triumph Scrambler 400 X

Due entry level “a faro tondo” che interpretano il presente pescando nel solco
di tradizioni differenti. Al fascino intramontabile delle moto di Hinckley, la Husqvarna oppone prestazioni maggiori e una resa più convincente tra le curve

Diego D'AndreaDiego D'Andrea

Pubblicato il 11 settembre 2024, 10:44 (Aggiornato il 11 settembre 2024, 17:06)

Husqvarna Svartpilen 401 vs Triumph Scrambler 400 X: le sensazioni in sella

I due macro-insiemi più ampi, “Motore” e “Comportamento su strada” – quelli che più di tutti influiscono sul risultato finale – hanno visto prevalere nettamente la Husqvarna. Una moto che sa regalare sensazioni di guida quasi da “grande”. La frenata é eccellente, compresa quella posteriore. Le sospensioni funzionano a dovere e offrono un buon supporto anche quando il ritmo di guida aumenta e il monocilindrico di 398,6 cm3 – che spinge bene dai 3.000 ai 9.500 giri (ovviamente per la categoria) – tira fuori una discreta verve. Un mezzo molto agile nei tornanti, anche quelli stretti dello Stelvio. Soprattutto affrontandoli in discesa (situazione in cui la cilindrata conta meno) la Svartpilen 401 si trasforma in un inafferrabile furetto.

La Triumph, dal canto suo, non fa nulla per tradire la natura di classica scrambler che punta a sensazioni di guida senza tempo, “easy go”, in cui le lancette del cronometro hanno un ruolo marginale. Anzi, non ce l’hanno per niente. Il motore è animato da una rapportatura molto corta, che se da un lato dona alla moto una bella vivacità quando si snocciolano le marce in rapida successione, dall’altro costringe ad un utilizzo frequente del cambio per sopperire alla mancanza di allungo. Tra le curve, preferisce l’armonia all’aggressività, con cambi di direzione veloci ma non velocissimi e una certa tendenza ad allargare la traiettoria. Per ottenere arresti decisi, la leva del freno va strizzata a fondo. Tutte sensazioni perfettamente sintetizzate in pagella dal voto parziale di 109 a 88 a favore della Husqvarna nella categoria “Comportamento su strada”, con le voci relative alla maneggevolezza su passi alpini, alla frenata e alla precisione di guida che sanciscono definitivamente il KO della Triumph (lo ricordiamo, in questo specifico contesto di prova dell’Alpen Masters). Anche in termini di dotazioni la Husqvarna risulta vincente: a bordo dell’inglese, ad esempio, le leve al manubrio non sono regolabili.

Dove, invece, la Scrambler 400 X si prende una piccola rivincita è nella categoria “Comfort”: qui, seppur di poco, batte l’avversaria 25 a 23. In realtà, una magra consolazione se si pensa che il punteggio massimo ottenibile in questo ambito è 70; ma d’altronde, voci come “protezione da vento e pioggia”, “rumorosità di marcia” o “sella passeggero” non sono esattamente prioritarie su modelli di questo genere, e palesano i limiti intrinseci di mezzi privi di protezione aerodinamica (e protettività in generale) in una competizione come l’Alpen Masters.

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