Ducati 999: perché solo ora ne scopriamo il vero valore?

Ducati 999: perché solo ora ne scopriamo il vero valore?

Come si è passati dal progetto 916 alla 999? Un salto nel vuoto che pur sembrando un fallimento, ha messo le basi per una rinascita incredibile del marchio di Borgo Panigale

06.01.2021 12:31

CI SONO VOLUTI ANNI PER CAPIRLA

A distanza di quasi 20 anni da quella presentazione scioccante, la 999 sta vivendo una seconda giovinezza, le quotazioni nell'usato stanno schizzando in alto e i ducatisti di lungo corso la stanno rivalutando, anche coloro che inizialmente l'avevano snobbata. Questo perché è invecchiata bene con il suo design unico, armonico nella sua disarmonia e con un'attenzione ai particolari che nelle moto moderne si vede di rado. Basta guardare il modo in cui è fatto il cavalletto, il telaietto in magnesio che regge il gruppo faro/strumentazione, la cura nella lavorazione di pedane e piastre di sterzo o innovazioni uniche com il cannotto di sterzo regolabile nell'inclinazione o il gruppo sella/serbatoio/codino in grado di spostarsi per trovare la giusta posizione di guida. 

Rewind, Ducati 999: grande incompresa |FOTO

Rewind, Ducati 999: grande incompresa |FOTO

Nuova tradizione. Nel 2002 Ducati diede un taglio netto con il passato e lo fece in modo coraggioso. Sì, coraggioso: togliere dalle scene un 'totem' come la serie 916/996/998 è qualcosa che toglierebbe il sonno al più navigato dei manager o ingegnere. Ma dopo 10 anni di successi e riconoscimenti, per la moto di Tamburini era arrivato il momento di lasciare il posto a qualcosa di nuovo. (di William Toscani) LEGGI LA PROVA SU InMoto.it

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Una moto fatta con così tanto amore per la Ducati, che solo a distanza di anni si percepisce quello che è davvero, l'incarnazione di un sogno di rinascita. In quegli anni Minoli fece un cambiamento nella sede Ducati dal valore simbolico importante. Obbligò i dirigenti dei piani alti a parcheggiare le loro auto non più nello spazio interno dell'azienda accanto all'ingresso principale, ma nel parcheggio esterno assieme alle auto dei dipendenti. Lo spazio davanti agli uffici sotto la grande scritta Ducati sarebbe stato riservato solo alle moto dei dipendenti e dei visitatori del museo. Questo è il simbolo di quello che portarono Minoli e Terblanche in Ducati e questa è l'anima della 999, un simbolo che solo ora sappiamo davvero riconoscere e che ha messo il primo mattone di una crescita costante portata avanti in modo eccellente anche da Del Torchio, basata su passione, valore e senso di identità: tutto quello che una Ducati deve avere e che speriamo non perda mai.

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