Disegnata da Massimo Tamburini di Randy Mamola del Mondiale 500, l'ottavo di litro di Schiranna fu, e lo è ancora oggi, un capolavoro in termini di linee e di tecnica
L'impostazione di guida è decisamente sportiva, ma non scomodissima col busto e il peso del corpo caricato in avanti sul manubrio che presenta estremità angolata verso il basso. Il che non risparmia qualche affaticamento sulle lunghe percorrenze; la sella, alta da terra e di struttura larga, risulta ben distanziata tuttavia dalle pedane che sembrano solo un pelo più avanzato del dovuto.
In termini di guida è difficile trovare qualcosa di più efficace sul misto: la Mito risulta precisa, neutra, armonica e straordinariamente adattabile su ogni percorso. L'inserimento in curva è talmente immediato da lasciare stupefatti, l'ineguagliabile maneggevolezza della moto, inoltre, permette di affrontare le chicane con una sicurezza che non ha riscontri nella pur qualificata concorrenza anche nell'impiego al limite.
Garantisce un appoggio di rara solidità, trasmette tanta sicurezza, recependo le correzioni con una sincerità e una prontezza tali da accentuare la sensazione di aver un comando persino troppo diretto sullo sterzo, che sa azzeccare le traiettorie e l'inclinazione ideali a primo colpo.
E il rendimento del motore è decisamente sportivo e pepato, molto spostato verso l'alto, si tratta di una meccanica dalle elevatissime prestazioni globali con un comportamento costante sotto sforzo.
È caratterizzato da una personalità di scarico estremamente gasante, fortemente evocativa delle moto da GP soprattutto parzializzando il gas in curva. Per quel che riguarda la curva di erogazione: in basso la Mito non è in grado di scendere al di sotto dei 3000 giri, la prima entrata in coppia si verifica sui 6500 giri, cui fa seguito un secondo aumento di spinta fra 8000 e 9000 giri, che porta ad un balzo fino agli 11.000 giri indicati, corrispondenti a 10.500 giri effettivi, della potenza massima.
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L'ottavo di litro di Schiranna riprendeva la linea della Cagiva C588 di Randy Mamola. Disegnata da Massimo Tamburini, nel 1990 fu - e lo è ancora oggi - un vero capolavoro in termini di linee e di tecnica, e non solo tra le piccole cilindrate.
Guarda la galleryLa potenza di 31,4 CV alla ruota a 10.500 giri ed una coppia massima di 2,16 kgm a 10.000 giri, è tra i migliori valori della categoria. La velocità massima ottenuta grazie anche ad una buona aerodinamica è di 172,716 km/h (!) ottenuti peraltro con un lancio piuttosto breve, inferiore ai 1500 m. La Mito è la più veloce 125 sportiva del mondo.
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