Rewind, Kawasaki ZXR-750 '91: equilibrio verde

Rewind, Kawasaki ZXR-750 '91: equilibrio verde

Evoluzione della precedente Stinger, la ZXR 750 era una perfetta macchina da guerra, per la strada ed in pista, grazie alle prestazioni del suo motore ed una ciclistica da vera SBK anni '90

Redazione - @InMoto_it

22.03.2020 10:50

Quasi rivoluzionata rispetto alla progeniotrice Stinger, la Kawasaki ZXR del 1991 si presentò sul mercato come moto raffinatissima. Aggressiva nel design, compatta nelle forme e dotata di qualità dinamiche e di motore che al periodo la rendevano mezzo sfruttabile su strada. Non di certo paragonabile alle sportive odierne (o alle rivali che le succedettero in seguito), ma al periodo la ZXR 750 (non ancora Ninja, almeno in Italia) spiccava come proposta di stampo "corsaiolo" .

Kawasaki ZXR 750 R K2 venduta all'asta per circa 61mila euro

EQUILIBRIO

Della ZXR 750, infatti, più che le doti di potenza massima, ciò che impressionava favorevolmente era l'equilibrio generale. Un fattore che poggiava su un motore 4 cilindri dalle buone prestazioni (parliamo del 1991), che garantiva anche ottimi valori di coppia ai medi regimi. Il tutto accompagnato da una ciclistica solida, ben realizzata, che donava alla ZXR 750 un avantreno roccioso, ma senza eccessivi penalizzazioni sul fronte della maneggevolezza. Certo, confrontarla alle più recenti SBK replica (ma anche a quelle che arrivarono solo qualche anno più tardi: vedi Suzuki GSX-R 750 SRAD nel 1996) non fa gridare al miracolo, ma per il 1991 la ZXR sapeva farsi più che apprezzare.
Fu una moto nata con l'intento di rivaleggiare contro Ducati 851, Honda RC30 e Yamaha OW-01, nel sempre più crescente Mondiale SBK; ed infatti, venne affiancata dalla serie limitata ZXR 750 R, più efficace sotto vari aspetti, grazie ad un Kit fatto ad hoc per correre in pista oltre che caratterizzata da un codone rigorosamente monoposto.

Dalla sua la ZXR 750 del 1991 aveva anche un design tra i più riusciti nell'allora panorama della supersportive. Styling davvero coinvolgente ed aggressivo grazie allo splendido cupolino che, nella zona posteriore, vedeva i due caratteristici "snorkel" che portavano aria alla cassa filtro. Di gran pregio il telaio: un doppio trave diagonale in alluminio più leggero di 4 Kg rispetto alla precedente Stinger.
Sotto il profilo delle prestazioni la ZXR 750 metteva in campo 105 CV a 10.500 giri per il motore da 749 cc, ed una coppia massima da 8,1 Kgm a 8500 giri. La velocità, che Kawasaki dichiarava al periodo, era di 245 Km/h. Peso di 195 Kg.

Nella nostra prova su In Moto nel 1991, il tester Franco Rossi la descriveva così:

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