Precisiamo subito: la Tracer 9 GT è una grande moto. La compreresti? Sì. La consiglieresti? Assolutamente sì! Te ne importa qualcosa del frontale strano? No! Ma capisco che a qualcuno possa non piacere. Ciò che non può non piacere, invece, è guidarla. Misto veloce. Misto stretto. Strapazzarla su una successione di curve è davvero uno spasso. Una danza ipnotica che dà le vertigini, ti tira dentro, non ti molla.
Mi piacciono le moto così, in perfetto equilibrio tra cattiveria e senso di fiducia. Durante il test abbiamo guidato sulla strada di montagna che passa da una costiera all’altra. Panorami, belle curve ma anche asfalto a tratti sporco e poco rassicurante. In situazioni del genere, per tenere un buon ritmo ci vuole molta sensibilità di guida (e anche tanta attenzione); ma quando la moto che stringi tra le gambe è così rassicurante, sincera e prevedibile nelle reazioni, tutto è più semplice. Una sciabola che affetta curve come Sandokan, nella giungla, a caccia di nemici. Quando un mezzo è così azzeccato, credetemi, non è una semplice questione di elettronica.
Per il test completo e per sapere con quali voti ha superato il nostro SottoEsame clicca QUI: Test Yamaha Tracer 9 GT 2025: i voti del #SottoEsame
Yamaha Tracer 9 GT 2025: la gallery del test
Abbiamo testato l'ultima evoluzione della sport-touring giapponese tra gli scenari incomparabili della Costiera Amalfitana
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