Sette domande a Guo Dongshao: l'Europa, una sfida e un'opportunità

A sostenerlo è il "Big Boss" del colosso cinese Qianjiang Group, che nel 2023 ha debuttato nei mercati del nostro continente con il marchio QJ Motor

Redazione - @InMoto_it

29.01.2025 11:21

Abbiamo sottoposto Guo Dongshao, il Presidente di QJ Motor, alla nostra rubrica "Sette domande a...". Di seguito, l'intervista

1. Facendo un primo bilancio, vi ritenete soddisfatti del vostro ingresso nel mercato europeo?

“Sì, stiamo facendo un buon lavoro e i motociclisti europei stanno imparando a conoscerci. Eventi importanti a livello mondiale come EICMA, ad esempio, sono l’occasione per fare il punto della situazione, per incontrare gli appassionati e gli addetti del settore. Ma anche per farci capire a che punto siamo arrivati e dove e come possiamo migliorare per essere sempre più appetibili con i nostri mezzi per tutti gli utenti delle due ruote”.

2. Il vostro gruppo è un colosso in Asia. Cosa rappresenta per voi l’Europa?

“Una sfida e un’opportunità. La sfida è confrontarci con chi primeggia nel nostro settore a livello di design e ricerca. In questo senso, un Paese come l’Italia è leader. E noi, in questi due aspetti, vogliamo provare a portare al top il nostro marchio QJ Motor. L’obiettivo non è fare lo stesso lavoro dei marchi storici, ma diventare una loro valida alternativa sul mercato”

3. E l’opportunità in che cosa consiste?

L’opportunità è far conoscere i nostri prodotti ad un’utenza ancora più ampia, lontana dall’Asia, e far capire allo stesso tempo la nostra filosofia e il nostro approccio industriale e imprenditoriale. E accreditarci: se ti accrediti anche in un mercato strategico come quello europeo, al quale chi vuole primeggiare in questo settore deve guardare, vuol dire che hai centrato l’obiettivo”

4. Come pensate di poter diventare un riferimento delle due ruote anche in Europa?

“Sviluppando e commercializzando modelli al passo con i tempi dal punto di vista del design e all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia. E che riescano a soddisfare sempre di più la domanda degli utenti anche di questa parte di mondo. Per farlo, studiamo molto e ci avvaliamo anche della competenza, dell’esperienza e della visione di professionisti europei che lavorano con noi”.

5. La vostra gamma attuale spazia dalle crossover alle naked, passando per scooter, custom e supersportive. In futuro vi concentrerete solo sui segmenti che avranno maggiore successo?

“No, i nostri sforzi saranno dedicati al 100% a tutti i segmenti, perché il nostro obiettivo è essere presenti sul mercato con ogni tipologia di mezzo e diventare un punto di riferimento per ogni tipo di utente. Quindi continueremo ad innovare e sviluppare mettendoa disposizione il nostro know-how per ogni prodotto, dagli scooter alle supersportive”.

6. All’EICMA, i vostri modelli supersportivi erano in bella evidenza allo stand: segno che state pensando ad un rafforzamento della vostra presenza nel paddock delle derivate di serie?

“Siamo molto interessati ad aumentare il nostro impegno del paddock della Superbike: per ora stiamo valutando
la Supersport, ma nei prossimi anni l’idea è di debuttare nella top class del campionato. Crediamo che la Superbike sia il naturale sbocco sportivo dei nostri modelli di serie”.

7. La vetrina più importante a livello di visibilità e prestigio, però, rimane la MotoGP. State pensando anche ad un eventuale ingresso in quel paddock?

“No, assolutamente. Il campionato dedicato ai prototipi non è nei nostri piani futuri”.

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