L'accoppiata Tuareg/Cerutti sale sul gradino più alto nell'edizione 2025 della classica africana. Nel 2024 ha stravinto anche la nostra comparativa, ecco perchè
Aprilia Tuareg e Jacopo Cerutti hanno vinto l'Africa Eco Race 2025, conquistando il titolo per il secondo anno consecutivo. Nell'ultima tappa, ha superato Alessandro Botturi, che era in testa alla classifica generale, e conquistando questa edizione con un vantaggio di appena 35 secondi.
Prima dell'Eco Race, però, l'Aprilia Tuareg ha vinto anche un'altra "sfida" molto difficile, quella della nostra comparativa Adventouring 2024, che l'ha vista trionfare davanti a un esercito di altre validissime protagoniste del segmento crossover ed enduro stradali.
Mario Rinaldi in azione sulle Andventure della Comparativa 2024: le FOTO
Per la nostra comparativa dedicata alle proposte per l'Adventouring abbiamo avuto a disposizione le doti, e la grande esperienza, del pluri iridato Enduro. Ecco le più belle immagini scattate durante il nostro confronto
Guarda la galleryPerché la bicilindrica di Noale si è dimostrata valida sia in configurazione da gara che in versione totalmente di serie? Ha alcuni assi nella manica che la rendono valida in un po' tutte le situazioni. Nella nostra comparativa abbiamo rilevato che, in configurazione standard, la lunga escursione delle sue sospensioni la identifica subito come orientata all’off-road, così come il suo peso molto contenuto.
La caratteristica più interessante che possiede è la facilità di conduzione in qualunque ambito, dovuta ad un avantreno facile e leggero da indirizzare. Questo la rende intuitiva e agile su asfalto, mentre in fuoristrada permette di gestire i carichi sull’avantreno con grande scioltezza, quasi si trattasse di una grossa monocilindrica.
La sella, non eccessivamente alta dal suolo, facilita le manovre da fermo, offre buon comfort su strada, ma in fuoristrada l’avremmo preferita un po’ più alta. Nulla da obiettare sulla posizione di guida, buona su strada e ottima da in piedi, con buoni spazi di manovra per le gambe e un manubrio alla giusta altezza.
Il “piccolo” bicilindrico della Tuareg è a nostro avviso l’unico punto debole della moto, perché propenso a dare il meglio di sé ai medio/alti giri. Il risultato: ottimo e divertente su strada, ma povero di coppia ai regimi medio bassi, ovvero quelli più utilizzati in off-road. Alleggerire l’anteriore con un colpo di gas richiede più frizione e necessità di insistere sulla manopola più di quanto vorremmo; una soluzione potrebbe essere un dente in meno al pignone. In Aprilia promettono che - con l'aggiornamento all'Euro5+ - la versione 2025 avrà un'erogazione più robusta ai bassi sia per la standard che per la Rally. Un aiuto in più, poi, arriva dalla sua super dotazione elettronica, che permette di personalizzarla al meglio.
La Aprilia Tuareg protagonista al Motorally di Foligno |LE FOTO
Nel secondo appuntamento del Campionato Italiano Motorally a Foligno, il team Aprilia Tuareg Racing ha brillato. Claudio Spanu ha dominato la classe FX con la sua Aprilia Tuareg 660, conquistando il primo posto assoluto. Jacopo Cerutti ha portato la Tuareg 660 sul podio due volte nella classe G-1000, mantenendo la leadership del campionato nonostante una caduta. Anche Paolo Pettinari ha ottenuto ottimi risultati nel Campionato Italiano GPX, sfiorando il podio
Guarda la galleryMario Rinaldi, quattro volte campione del mondo Enduro, ha giudicato tecnicamente la moto sfruttando proprio alle sue skill in fuoristrada: "L’Aprilia mi ha dato l’idea di una moto racing, non per nulla ha vinto l’ultima Africa Eco Race, che la dice lunga sul carattere di questa moto.
Però anche nello stretto l’ho trovata agilissima: quando devi voltarla praticamente da fermo è forse quella che gira più facilmente. Mi dà quella sensazione di avantreno preciso, stabile, ma che quando devi fare una manovra, risponde molto bene. La cosa un po’ da migliorare, è che quando ti trovi nel tecnico, e magari hai lo scalino da superare, con questo motore dolce ma un pelo “sgonfio” a metà del contagiri, fai un pelino più fatica; ma credo che anche in questo caso sia solo questione di prenderci l’abitudine, quindi anticipando col gas. Molto bella anche su strada: è confortevole e hai sempre quella sensazione di sentirla tua. Ti dà confidenza".
Chissà se Cerutti, dall'alto della sua seconda vittoria all'AER consecutiva, condivide il parere del nostro specialista!
La Tuareg 660 Rally ripropone alcuni dei contenuti (oltre che la colorazione) visti sulla moto vincitrice dell’Italiano Rally Raid con Jacopo Cerutti. Si riconosce per il parafango alto e il nuovo paracoppa in alluminio, più robusti paramani e una sella più alta di 20 mm. Anche il manubrio è più alto e dalla differente conformazione.
Guarda la gallery*Il video della nostra comparativa:
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