Guardiamo cosa dice il Codice della Strada riguardo alla possibilità di guidare andando avanti con gli anni. Oltre all'età che aumenta, c'è altro che bisogna considerare?
L’AVVOCATO RISPONDE è una rubrica di InMoto in cui l'Avv. Giacinto Bocchino risponde alle curiosità, dal punto di vista legale, che riguardano il mondo delle due ruote ma, spiegate in termini semplici e comprensibili.
Questo mese, la lettera arrivata allo studio legale è stata la seguente: "Buongiorno, avendo ormai qualche primavera alle spalle, mi chiedevo se vi fossero limiti di età per guidare la moto o limiti di cilindrata relativamente all’età anagrafica. Andrea".
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Impennare in moto, si può? Cosa dice la legge
Buongiorno Andrea, bello constatare che nonostante “qualche” primavera non hai perso la passione e l’entusiasmo per le due ruote. In proposito mi viene in mente un noto slogan, che recita “un uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare” (lo stesso dicasi per una donna).
In Italia non sono previsti limiti di età o di cilindrata per guidare motoveicoli. Sono previsti limiti per la guida di automezzi diciamo particolari o speciali, ma non per le moto. In linea teorica, a qualsiasi età potremmo ancora cavalcare le due ruote. Esiste tuttavia un limite, ordinario e previsto per ogni età, ossia di essere in possesso di adeguati requisiti fisici e psichici sia all’atto del conseguimento della patente che al suo rinnovo.
Questo ad esempio lo si deduce dagli art. 115 e 119 del Codice della strada. Se dunque il Codice della Strada non prevede limiti di età per il conseguimento della patente A e B, sono tuttavia previsti particolari limiti per il suo rinnovo proporzionati al passare degli anni. La ragione è sempre collegata implicitamente alla sussistenza dei requisiti psicofisici, che possono gradualmente scemare con l’andare del tempo. È per questo che più aumenteranno le primavere sulle spalle, meno tempo passerà tra un rinnovo della patente e l’altro.
In particolare, come previsto dall’art. 126 cds, se sino al compimento del 50esimo anno di età il documento di guida va rinnovato ogni 10 anni, dai 50 ai 70 anni il rinnovo dovrà essere effettuato ogni 5 anni, che passano a 3 dai 70 agli 80 e a 2 superati gli 80 anni. Questo discorso si applica sia per gli automobilisti (patente B) che per i motociclisti (patente A). Il rinnovo, come sappiamo, consiste in una visita per l’accertamento dei requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida da parte di medici abilitati. E la riduzione del tempo tra un rinnovo e l’altro, è come visto, inversamente proporzionale all’età.
Se si è dunque in possesso dei requisiti psicofisici presupposto per il rinnovo, ad ogni età è possibile guidare una moto, ferma la raccomandazione di agire con buon senso e di cercare di tener conto dei propri limiti. Vero che con l’età aumenta anche l’esperienza, l’occhio nel condurre una moto, l’abitualità a prevenire o prevedere possibili comportamenti imprudenti altrui. È verosimile che tra i 18 anni ed i 60 anni si sia acquisita una maggior propensione alla prudenza, e anche la tecnica dovrebbe essere maggiore. Ciò posto però, dovremmo ammettere a noi stessi, evitando di illuderci, che le primavere lasciano inevitabili segni su fisico e psiche. Con il passare degli anni, pur possedendo i requisiti di legge che consentano il rinnovo, potremmo avere limitazioni nella forza, nella resistenza su lunghi percorsi, sulla velocità dei riflessi e sui conseguenti tempi di reazione (soprattutto in condizioni atmosferiche avverse o di scarsa visibilità o luminosità, che necessariamente affaticano di più chi non è più giovane). Cautela dunque e profonda conoscenza di sé, unita ad adeguato allenamento, restano principi non scritti di assoluta importanza. In ultimo, anche la scelta del tipo di motoveicolo potrebbe essere orientata e dipendente non solo dall’uso, ma anche dall’età, magari privilegiando un peso limitato, la facilità della guida, la comodità generale rispetto alla velocità e alla potenza o ancora alla sua stabilità data da un baricentro più basso. Dato che quanto osservato vale per te Andrea, ma anche per me (le primavere avanzano per tutti) nonché per altri lettori, continuiamo a “giocare” con le nostre moto, consapevoli dei nostri limiti e che l’età non ha inciso solo sulle nostre barbe bianche. E di questo dobbiamo inevitabilmente tenerne conto. Buon viaggio.
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