Un bel sole caldo e nove avversarie pronte a tutto. Sarà riuscita la Suzuki V-Strom a mantenere l'ambita corona di regina delle Alpi?
Qualità proprie anche della Suzuki V-Strom 800DE. Ma la giapponese – trionfatrice della scorsa edizione – nello specifico contesto dell’Alpen Masters riesce a infilarci sempre qualcosa in più. Un’alchimia non facile da spiegare. Proviamoci: il modo in cui esce dai tornanti, la “presenza” del motore (sempre costante e muscolare), ingressi e percorrenze precisi, la capacità di diventare un tutt’uno col pilota… un senso di appagamento di guida oggettivo (o comunque, reso tale dal giudizio unanime e concorde di tutti); e poi, il rapporto qualità/prezzo che la certifica come una “best buy” senza se e senza ma. Alla Suzuki va la medaglia d’argento. Un risultato ancora una volta eccezionale, se si considera la caratura delle moto battute (e di quella in vetta), che consacra la VStrom 800DE tra le massime protagoniste della guida d’alta quota. E
Finalmente eccoci: conquista la corona di regina delle Alpi 2024 la BMW R 1300 GS. Un risultato prevedibile? Sì. Meritato? Incontestabilmente. Il fatto stesso che prima dell’ascesa della Multistrada V4, le precedenti versioni abbiano dominato per così tante edizioni la dice lunga su un modello che rappresenta un’autentica “liturgia di montagna”. Una fede, per gli amanti dei passi alpini, che quando si spinge così forte sul pedale dell’innovazione, come ha fatto l’ultima GS 1300, può solo consolidarsi: un invidiabile bilanciamento complessivo, assenza di trasferimenti di carico, un feeling e una facilità disarmanti sui tornanti più stretti; tutto il comfort di una crossover fatta per macinare chilometri, spinta da un boxer che ad ogni manata di gas gonfia i pettorali come un gorilla di montagna, mentre la ciclistica incide l’asfalto con rasoiate da bomber. Insomma, una vittoria schiacciante: scacco matto! (Almeno fino al prossimo Alpen Masters).
Alpen Masters 2024: BMW S 1000 XR vs Suzuki GSX-S1000GX
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