Può capitare di essere sovrappensiero o essere indotti in errore da fattori esterni ma, ci sono occasioni in cui si può fare ricorso?
L’AVVOCATO RISPONDE è una rubrica di InMoto in cui l'Avv. Giacinto Bocchino risponde alle curiosità, dal punto di vista legale, che riguardano il mondo delle due ruote ma, spiegate in termini semplici e comprensibili. Questo mese, la lettera arrivata allo studio legale è stata la seguente: "Buongiorno Avvocato, mentre ero fermo al semaforo in città in attesa del verde, con franchezza un po’ sovrappensiero, sentivo suonare insistentemente alle mie spalle. A quel punto riprendevo la marcia nella convinzione che fosse verde. Appena oltrepassata la linea di arresto, sia io che l’auto che mi seguiva e che aveva suonato, venivamo fermati dalla Polizia Locale che contestava ad entrambi il passaggio con il rosso. Ho provato a dire che mi ero spostato solo perché mi avevano suonato e comunque solo di due/tre metri, tra l’altro a passo d’uomo, ma non c’è stato verso. Ciò che più mi scoccia è che mi sono stati sottratti 6 punti della patente e volevo valutare di fare ricorso, non avendo commesso l’infrazione volutamente. Mario".
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Buongiorno Mario, comprendo il disappunto e anche la frustrazione per la leggerezza posta in essere, che per certi versi è pur sempre dovuta a disattenzione. Mi riferisco a quando scrivi che eri “sovrappensiero”. Forse la concomitanza di questo fattore con il suono del clacson ti ha tratto in errore. Immagino che ti sia stata contestata la violazione dell’articolo 146 Codice della strada, dettato in tema di “Violazione della segnaletica stradale”, applicabile anche al semaforo rosso.
Il Codice della strada è particolarmente severo nei confronti di chi attraversa la strada con il semaforo rosso e le sanzioni in estrema sintesi, sono: amministrativa da € 163 a € 652 e la decurtazione di 6 punti dalla patente (12 punti per i neopatentati). Tra l’altro, se commetti la stessa infrazione per la seconda volta entro 2 anni, rischi che ti venga ritirata la patente da 1 a 3 mesi (questo forse il rischio maggiore). Se il passaggio con il semaforo rosso è avvenuto dopo le ore 22 e prima delle ore 7, la multa viene aumentata di un terzo.
Comprendo che un conto è attraversare pericolosamente l’intersezione a velocità sostenuta incurante del rosso e un altro è oltrepassare la linea di arresto e il crocevia a velocità moderata, ma la differenza di condotta già trova considerazione nella norma che prevede un minimo per i fatti meno gravi ed un massimo per quelli più gravi. Quanto all’ipotesi di introdurre ricorso, hai le consuete due strade: adire il Giudice di Pace del luogo ove è avvenuto l’accertamento o la Prefettura.
Prescindendo dalle diverse strade, tempistiche e modalità di presentazione, in ogni caso dovresti indicare un motivo per il quale ritieni contestabile la sanzione.
Non ti nego che, dalla tua esposizione dei fatti, avrei qualche difficoltà ad individuarne. Se, infatti, come dici, ti ha fermato la Polizia Locale, e ti hanno proprio visto oltrepassare con il rosso, non saprei che argomentazione sostenere. Infatti non è richiesto il dolo, inteso come consapevolezza e volontà di aver attraversato con il rosso, ma è sufficiente la colpa, intesa come negligenza o imperizia, o anche semplice disattenzione.
Dire dunque, “sono passato con il rosso solo perché da dietro mi suonavano” non è a mio avviso un valido motivo di doglianza. Avresti dovuto attendere il verde e non cedere all’insistenza dell’isterico automobilista posto alle tue spalle.
Diverso il discorso ovviamente se alle spalle fosse sopraggiunta un’auto di servizio con sirene accese. Se poi ritieni di voler comunque tentare, valuterei il Giudice di Pace (puoi procedere da solo anche senza avvocato), con l’auspicio che all’udienza il Giudice si metta una mano sul cuore e, per motivi umani non giuridici, ti venga incontro revocandola.
Metti però in conto il rigetto dell’opposizione con conseguenti perdite di tempo e denari per contributo unificato richiesto dal G.D.P. per il deposito del ricorso (attorno ad euro 27,00).
Con franchezza, alla luce di fatti che descrivi, pagherei la sanzione entro i 5 giorni in via ridotta e porrei la vicenda alle spalle anche per non tornarci su arrabbiandoti nuovamente tutte le volte che penserai all’automobilista isterico che ti ha suonato. Per quello che può servire, resta la mia personale comprensione per una sanzione (soprattutto con riguardo ai punti persi) che evidentemente appare eccessiva rispetto alla condotta posta in essere. Ora, stai attento nei prossimi due anni, evitando altra sanzione analoga ed il rischio di sospensione patente.
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