Come Cambia: KTM 890 SMT vs. Adventure

Per gran gioia degli appassionati è tornata sul listino austriaco la serie SMT, realizzata sulla stessa base della 890 Adventure. Come e dove cambia rispetto alla moto da cui deriva?

Michele LallaiMichele Lallai

Pubblicato il 27 aprile 2023, 10:07

Quando in KTM decisero di realizzare una motardona utilizzando il motore bicilindrico a V della serie LC8, ci furono appassionati che andarono in visibilio. La 950 Supermoto del 2006 rappresentava l'apice della produzione di serie per i malati di supermotard e permetteva di fare anche turismo su strada a corto raggio e... sempre in derapata.

Nel tempo il progetto si trasformò in 990 e poi in SMT, con un cupolino anteriore protettivo e ancora più capacità da turistica senza mai tralasciare il fattore divertimento. Con la nuova 890 SMT (questa volta sviluppata sulla piattaforma LC8C con il bicilindrico parallelo) si riprende il concetto, convertendo la conosciutissima Adventure in un oggetto puramente stradale.

Ruota da 17" e ciclistica

Ovviamente per rendere la SMT più stradale della ADV c'è un reparto ciclistico completamente rivisto, grazie all'accoppiata 17-17 per le ruote in lega e nuove sospensioni WP APEX con forcella a steli rovesciati da 43 mm a cartuccia aperta e monoammortizzatore interamente nuovo e pluriregolabile. Entrambe le sospensioni hanno escursione di 180mm e sono più rigide. Gli pneumatici Michelin PowerGP concludono un equipaggiamento squisitamente stradale.

Sul lato meccanico non ci sono cambiamenti: il motore LC8C 890 E è identico a quello montato sulla moto con il 21" davanti e vanta 105 CV di potenza massima su una coppia di 100 Nm. Sulla SMT è presente anche una modalità di guida extra denominta "Track", ideale per le sparate in pista.

Estetica ed ergonomia

Da subito si può intuire la faccia più aggressiva. La SMT, grazie alla ruota anteriore più piccola, ha un carattere da mangiacurve enfatizzato dal cupolino basso. Il parafango alto bianco è di serie, mentre fra gli optional c'è un elemento basso (molto più armonico) che migliora ancora di più l'effetto stradale.

C'è anche una parte inferiore della carenatura rivista per l'assenza del serbatoio basso lasciando in vista i collettori e parte del motore. Per recuperare litri, il serbatoio tradizionale cresce leggermente e si raccorda in modo differente a una sella ridisegnata, ora in pezzo unico e decisamente più alta della ADV. La colorazione nero-bianco-arancio fa il resto e rimarca l'aspetto aggressivo della SMT. Voi quale preferite delle due?

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Moto Morini: "È col V2 che vogliamo fare la differenza dai competitors"

Abbiamo intervistato Alberto Monni, General Manager di Moto Morini, per parlare del futuro della Casa: dalla gamma Corsaro alla nuova Alltrhike, passando per la Classic 3½ Sport? Vedrà la nascita di molti nuovi modelli

Moto Morini X-Cape 1200: le opinioni di InMoto "fuori dai denti"

La 1200 convince per identità e stile. Con un nuovo motore V2 di 90° sviluppato da zero e una gamma che punta su carattere e personalità, il marchio italiano vuole competere in un mercato affollato. La vera domanda resta: meglio investire su una top di gamma o puntare su una buona low-cost?