Dai sidecar della nota Ural alle sportiveggianti Stels, ecco 6 marchi che hanno inserito la Russia nella mappa del motociclismo mondiale

Dalla Russia con... le due ruote: le marche moto di ieri e di oggi

<p>In Italia sono praticamente introvabili, in Paesi come Stati Uniti e Canada &egrave; invece facile scovarle in giro, senza parlare dell&#39;est Europa, loro habitat naturale, dato che provengono da l&igrave;. Stiamo parlando delle<strong> moto costruite da aziende russe</strong>. Alcune arrivano sul mercato occidentale, altre no, qualcuno le ha viste da vicino, altri solo in foto. Il portale specializzato <em>Russia Beyond</em> ha deciso di farle conoscere a un vasto pubblico pubblicando una piccola classifica di modelli russi che per tipologia ed estetica ricordano (o sono addirittura, secondo loro, pi&ugrave; belli) delle Harley-Davidson. Andiamo a scoprirle.</p>

<p><a href="https://www.inmoto.it/news/curiosita/2019/05/30-2160483/ural_2wd_sidecar_ispirata_a_james_bond" rel="noopener" target="_blank">URAL 2WD SIDECAR ISPIRATA A JAMES BOND</a></p>

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<h2>URAL</h2>

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<p>Il marchio russo produttore di moto pi&ugrave; famoso &egrave; <strong>Ural</strong>. Che, pi&ugrave; che per vere e proprie&nbsp;motociclette, &egrave; noto per la realizzazione di <strong>sidecar</strong>. L&#39;azienda nacque nel 1940 per costruire dei mezzi che potessero aiutare l&#39;esercito sovietico in guerra. La base tecnica da cui i sovietici copiarono &egrave; quella dei sidecar BMW. Il marchio poi crebbe di popolarit&agrave;, iniziando a produrre anche motociclette, sempre di grossa cilindrata, sempre fuoristradali e sempre con un sidecar di fianco.</p>

<p>Ural &egrave; famosa negli USA, tanto che anche <strong>Brad Pitt</strong> ne possiede un modello, il Tourist, un 750 cc da una quarantina di cavalli circa.</p>

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<h2>IZH</h2>

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<p>Subito dopo Ural, il brand&nbsp;pi&ugrave; diffuso &egrave; <strong>IZH</strong>, che tra l&#39;altro <strong>vanta la maggiore diffusione sul mercato nazionale</strong>, dati i prezzi pi&ugrave; bassi rispetto al concorrente. IZH nasce negli anni &#39;20 e prende il nome dalla sua sede, la citt&agrave; di Izhevsk. Nel corso degli anni ha prodotto tantissimi modelli, il pi&ugrave; celebre &egrave; Planeta 350 (1962). Chiamata cos&igrave; in onore dei progressi sovietici in campo aerospaziale, questa moto rimase in produzione fino agli anni &#39;80, e da essa parte la produzione di tutte le monocilindriche della casa, comprese quelle moderne.</p>

<p>Oggi le moto IZH sono prodotte dalla celeberrima azienda di armi <strong>Kalashnikov</strong>.</p>

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<h2>VOSKHOD</h2>

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<p>Si tratta del marchio probabilmente pi&ugrave; sfortunato e &quot;simpatico&quot; di tutta la Russia. Nato anch&#39;esso in epoca sovietica, non &egrave; una Casa indipendente: <strong>Voskhod &egrave; in realt&agrave; il nome delle moto costruite dalla ZiD, azienda specializzata in missili</strong>, che cominci&ograve; a realizzarle dal 1965. Destinate perlopi&ugrave; ai lavori rurali, tutte le Voskhod (che non avevano una base europea da cui copiare, a differenza degli altri marchi russi...) erano spinte da un <strong>monocilindrico 2T da 175 cc</strong>, ma per una certa fetta delle popolazione sovietica venne sempre visto come una moto premium.</p>

<p>Il nome &quot;<em>Voskhod</em>&quot; significa &quot;<em>alba</em>&quot;. Un suo esemplare &egrave; protagonista nel romanzo di Ken Follett &quot;<em>I giorni dell&#39;eternit&agrave;</em>&quot;.</p>

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<h2>TULA</h2>

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<p>Ha avuto vita breve, <strong>Tula</strong>, <strong>dal 1984 al 1996</strong>, ma tanto gli &egrave; bastata per ritagliarsi un posto in questo elenco. Particolarit&agrave; della Tula &egrave; di aver prodotto modelli <strong>off-road</strong> dal <strong>design particolare</strong>: il telaio era leggerissimo e il motore abbastanza potente, ma spicca il fatto di aver inserito in alcuni modelli ruote tassellate dalle dimensioni di quelle degli scooter.</p>

<p>Per anni divenne <strong>la moto preferita dagli amanti della caccia e della pesca</strong>, che la utilizzavano per gli spostamenti su strade sterrate o impervie.</p>

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<h2>STELS</h2>

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<p>La Velomotors realizza moto, biciclette e quad a partire dalla sua fondazione, avvenuta nel 1996. Il brand sotto il quale vengono commercializzate le motociclette &egrave; <strong>Stels</strong>. In gamma spiccano modelli <strong>enduro</strong>, ma anche <strong>granturismo</strong>, tutte con un design di stampo molto europeo, che d&agrave; risalto alle<strong> linee dinamiche e sportive</strong>.</p>

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<h2>IRBIS</h2>

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<p>Sportiveggianti anche le <strong>Irbis</strong>. La giovanissima Casa di Vladivostok (&egrave; stata fondata nel 2001) produce moto che non richiedono costi esorbitanti e che soprattutto si adattano egregiamente alle rigide temperature russe. Caratteristiche che l&#39;hanno fatta diventare in breve tempo uno dei marchi pi&ugrave; apprezzati e di successo sul mercato locale.</p>

<p><a href="https://www.inmoto.it/news/attualita/2022/02/25-5175662/covid_stop_allo_stato_di_emergenza_il_31_marzo_cosa_cambia_">Covid, stop allo stato di emergenza il 31 marzo: cosa cambia?</a></p>

<p>Dai sidecar della nota Ural alle sportiveggianti Stels, ecco 6 marchi che hanno inserito la Russia nella mappa del motociclismo mondiale</p>
