EICMA, vi(s)ta da hostess: "Sono una fotomodella, non una bambola"

EICMA, vi(s)ta da hostess: "Sono una fotomodella, non una bambola"

Vi siete mai chiesti cosa ci sia dietro i volti seducenti delle ragazze che vediamo ai Saloni? Le difficoltà che devono affrontare? Ce lo racconta Gabriella Bonizzardi: "Ho 18 anni. Nel futuro mi vedo soprattutto laureata e con una famiglia"  

23.12.2021 12:01

Dopo un anno di fermo e infinite polemiche, a novembre è tornato il classico appuntamento con EICMA. Moto sparse ovunque, stand luccicanti che pompano musica ad alto volume. E le ragazze. Sono una più bella dell'altra: sarebbe ipocrita non ammettere che gran parte del successo del Salone sia dovuto a loro. Mentalità desueta? Può darsi, ma tant'è; ancora oggi i Saloni sono presidiati da queste... creature mitologiche, che come le sirene con Ulisse invitano i passanti a visitare gli stand. Qualcuno potrebbe anche descrivere come inaccettabile, nel 2021, una simile mercificazione del corpo femminile, ma d'altra parte il binomio donne e motori ha sempre funzionato, e non per forza utilizzando le prime come accessorio dei secondi.

Per vederci chiaro però, durante EICMA abbiamo fatto quattro chiacchiere con una di loro, una delle hostess presenti al nostro stand. Si chiama Gabriella Bonizzardi, ha 18 anni e a quanto pare ha le idee molto chiare su ciò che fa ma soprattutto su quello che vuol fare.

Gabriella, tu come ti definisci? Hostess, ragazza immagine, standista…?
"A me piace definirmi fotomodella perché prima di tutto mi piace essere fotografata. Faccio tante sfilate, dove bisogna essere alte almeno 1,75, da lì non si scappa. Il lavoro di hostess invece è un po' diverso. Stare all'EICMA mi piace ma è più che altro un lavoro di accoglienza, non di modella".

Quindi oltre a questo fai anche altro?
"Nel settore delle moto no, direi di no. Spesso faccio da ragazza immagine negli eventi in discoteca oppure nei video musicali. Adesso però sto cercando di entrare nel mondo della TV attraverso i casting; a breve ne farò uno molto importante ma non posso dire nulla, speriamo vada bene!".

In bocca al lupo allora! E a proposito di casting, come funzionano? Sei tu che mandi il curriculum?
"Dipende. A volte ti contatta direttamente il produttore perché magari ti ha visto a una sfilata; oppure vieni chiamata tramite agenzia: il manager ti propone e quindi se il cliente accetta, hai preso il lavoro".

Quindi hai un manager?
"Sì, per esempio questo lavoro di EICMA l'ho avuto grazie a lui".

Ok, chiaro. Ma torniamo al lavoro di hostess. Sei sui tacchi tutto il giorno, per la maggior parte del tempo ferma, eppure sei sempre sorridente… come si fa?
"Sfatiamo subito questo mito: a me fanno malissimo i piedi! La verità è che è una faticaccia, arrivo a sera con i piedi doloranti. Però devo sopportarlo, fa parte del mio lavoro, resisto tutto il giorno e poi la sera piedi nell'acqua e crema per i dolori. E il giorno dopo di nuovo bella e sorridente… Sono parecchio impegnativi, i giorni della fiera".

Parliamo di un argomento più spinoso. Sono tante le persone che vengono a chiederti le foto e magari tra questi c'è anche qualcuno che si spinge un po' troppo in là… come gestisci queste situazioni? Esistono oppure è un'invenzione?
"Esistono eccome! In questi giorni me ne sono già capitati diversi. Alla fine la cosa migliore è ignorarli. Possono chiederti la foto assieme, e va bene, ma dopo basta. Non siamo delle bambole. Anche perché alcuni sono proprio fissati, non sulle ragazze in sé, ma sulle foto assieme alle ragazze".

In che senso?
"Nel senso che se vai a vedere i loro profili sui social, troverai solo foto con le modelle, nient'altro. E nella maggior parte dei casi sono anche molto invadenti. I miei genitori però mi hanno sempre insegnato a non dare mai troppa confidenza e secondo me dovrebbe essere un insegnamento per tutte. Non farsi abbindolare, insomma".

Ok, direi che ho capito. Certo, non dev'essere facile… Invece per quanto riguarda i social? Tu sei nata in un'epoca in cui esistevano già… ti aiutano a lavorare?
"Per quanto mi riguarda, i social mi portano circa l'80% del lavoro. Io posso dire di essere dipendente dai social, soprattutto Instagram. E poi mi piacciono: mi piace fare foto e parlare in video, non ho problemi".

Quindi ti contattano direttamente su Instagram, prendi il contatto e via?
"Be’ sì, più o meno è così. Però prima valuto chi c'è dietro il messaggio: tante volte sono persone con doppi fini".

A proposito di doppi fini… so che c'è chi, per darti il lavoro, chiede in cambio qualcosa. Si aspetta anche altro, mettiamola così. Succede spesso?
"Nel mio caso è successo soltanto una volta. Mi avevano contattato per partecipare a una serie TV ma in cambio avrei dovuto… beh, puoi immaginare. Io ovviamente ho rifiutato: non se ne parla neanche! Se mai riuscirò a trovare lavoro nella moda o in TV voglio che sia per merito mio, non per altri motivi".

Ci fa molto piacere sentirlo! Cambiando argomento, quanto è selettivo il mondo della moda?
"Abbastanza. Ho conosciuto ad esempio delle ragazze anche più basse di 1,75 ai concorsi di bellezza, ma per sfilare come fotomodella alla Milano fashion week o roba del genere, devi avere questa altezza. E devi anche rientrare nei parametri richiesti per il fisico".

Ed è giusto secondo te?
"Sì. Modelli e modelle devono rispettare certi canoni estetici. Poi è vero che ci sono anche altri tipi di modelle, più particolari, ad esempio le modelle "curvy" che sono più in carne. È una cosa positiva, però è giusto dividere le cose. Ognuno può valorizzare le sue qualità in modo diverso". 

Bello questo ragionamento. Invece, esiste una tua 'giornata tipo'? Ti alzi la mattina, farai colazione immagino. Poi ti trucchi?
"In realtà stamattina mi son truccata sul treno perché ero in ritardo! Scherzi a parte, normalmente per andare a scuola o uscire con gli amici, impiego circa una mezz'oretta".

E alle sfilate?
"Più o meno lo stesso, ma a volte c'è il truccatore. Se però non c'è, vado sul classico e semplice: fondotinta, cipria illuminante, mascara, highliner, rossetto e via".

Tra voi ragazze c'è molta competizione?
"Sì, molta. E tante diventano cattive. Ti nascondono le cose, i costumi, oppure ti rompono i tacchi! Anche in questo caso vale il consiglio dei miei, non dare mai troppa confidenza. Chiaramente si può diventare amiche, ma durante le sfilate bisogna avere mille occhi. D'altra parte si partecipa per vincere, inutile girarci attorno, e alcune sono disposte a tutto".

Ultima domanda: cosa vorresti fare tra 20 anni?
"Mmm… prima di tutto laurearmi. Sto frequentando il liceo artistico e vorrei continuare. Se dovesse andarmi bene, vorrei lavorare in TV oppure nella moda, se invece non dovesse funzionare mi piacerebbe diventare una professoressa o comunque lavorare nel mondo artistico. E poi avere una famiglia… sì, anche quello mi piacerebbe".

Nonostante la tua giovane età hai le idee già abbastanza chiare.
"Bisogna puntare alle stelle, no?".

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