Moto e design (parte 2), le Yamaha che hanno lasciato il segno

Moto e design (parte 2), le Yamaha che hanno lasciato il segno

Seconda parte della serie dedicata ai design iconici delle moto moderne, che ci porta in Giappone per raccontarvi delle più belle Yamaha mai realizzate. Queste moto di Iwata sono pietre miliari della storia del motociclismo

04.05.2021 09:41

Yamaha V-Max

Dieci anni dopo la nascita della XT 500, in Yamaha hanno pensato ancora agli Stati Uniti, ma in modo molto diverso ed unico. Fra i progettisti Yamaha e la dirigenza ci furono numerosi battibecchi sulla nascita della V-Max: aveva senso realizzare una moto dalla potenza esagerata e uno stile che si distaccava da qualsiasi cosa fatta fino a quel momento? Hanno vinto i progettisti, e la V-Max entrò ufficialmente nei listini americani nel 1985. Questa moto era esagerata sotto tutti i punti di vista: 145 CV (è tanto ora, immaginatevi 36 anni fa), gomma posteriore enorme, look da dragster e un V4 1200 dalla personalità sorprendente. L'estetica è la cosa che la rende inconfondibile, con i convogliatori aria enormi che corrono lungo la fiancata, i quattro scarichi a tromboncino e il codino a coda di papera. I progettisti avevano visto più lungo dei capi, questa moto ancora oggi è un esempio di design e personalità mai più replicato nella storia delle due ruote. Curiosità: il termine "Streetfighter" fu coniato quando uscì lei sul mercato, poi negli anni si trasformò in qualcosa di completamente diverso

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