Ivano Beggio, disponibile l’autobiografia

Luminare. Nato nel 1944, Ivano Beggio è stato un imprenditore di incredibile successo, uno di quegli illuminati che ha saputo portare un’azienda tutta italiana nell’olimpo delle aziende più importanti al mondo. Aprilia è, di fatto, la creatura di Ivano Beggio. Sua è stata l’idea di correre nel mondiale, sua è l’idea di proporre mezzi innovativi e avanzati come lo Scarabeo (1991), il motore a iniezione diretta (2000), la RSV Mille (1998)… Potrebbero volerci ore per elencare tutti i successi di Ivano.

DALLE BICI A BIAGGI E ROSSI

Nel 1965 Ivano prende in mano l’Aprilia, piccola fabbrica di biciclette e motorini fondata dal papà Alberto, portandola in pochi anni a diventare la più grande azienda europea di motociclette. Con le moto da corsa hanno vinto decine di titoli mondiali (54 tra piloti e costruttori) e lanciato piloti come Biaggi e Rossi. Mai nella storia del motociclismo un'azienda era cresciuta così rapidamente. La favola si interrompe nel 2004 quando, a seguito di un'improvvisa crisi economica dovuta anche all’azzardato acquisto di Moto Guzzi, Ivano Beggio è costretto a cedere Aprilia al Gruppo Piaggio, ritirandosi a vita privata. Prima della sua improvvisa scomparsa, avvenuta nel marzo 2018, Ivano Beggio aveva terminato di scrivere la propria autobiografia con l’aiuto di Claudio Pavanello, per molti anni responsabile stampa di Aprilia.

Dopo un periodo di riflessione, la Signora Tina Beggio ha deciso di completare l’opera, affidando sempre a Claudio Pavanello il compito di raccogliere la testimonianza di tanti famosi piloti e tecnici che hanno collaborato con l’Ingegner Beggio, oltre che del materiale fotografico a supporto. Il libro, 248 pagine formato chiuso 28 x 22 cm, e 250 foto, viene venduto su www.ivanobeggio.com a 25 euro spese di spedizione incluse. Nel libro il Presidente inizia raccontando i dissidi con l’amatissimo padre per accelerare il passaggio dell’azienda a una produzione esclusivamente motociclistica. Di sicuro, è un personaggio che merita tutto l’interesse e il rispetto che i motociclisti gli hanno sempre riservato.