Top 6: i migliori pneumatici da turismo

Top 6: i migliori pneumatici da turismo

Chi viaggia in moto conosce bene l’importanza degli pneumatici: sono il solo e unico punto di contatto con l’asfalto. Ecco perché, scegliere le giuste gomme non è una scelta scontata

13.05.2019 10:44

Lo sviluppo tecnologico degli pneumatici da turismo è un processo molto complesso. Le situazioni che devono essere in grado di sopportare sono innumerevoli: asfalto bagnato, grandi angoli di piega e tempo di riscaldamento ridotto al minimo, tutto gestito da un solo pneumatico. Senza trascurare la resa chilometrica, aspetto fondamentale per chi macina migliaia di chilometri in giro per il mondo. Per di più, le moderne moto da turismo mettono in gioco potenze e pesi importanti, che mettono a dura prova la resistenza degli pneumatici. Ecco perché la scelta del giusto prodotto non è affatto scontata. Qui sotto trovate i migliori pneumatici da turismo presenti sul mercato, in rigoroso ordine alfabetico.

Pneumatici pensati per le sport tourer, in realtà i T31 sono ideali per tante altre moto: dalle naked alle sportive, passando per le turistiche più pacifiche. Cosa offrono? Grip e feeling a sufficienza per divertirsi come matti, buon chilometraggio, comportamento coerente sul bagnato e notevole comfort di marcia.

Continental ContiRoadAttack 3

La proposta dell’azienda tedesca spicca per l’utilizzo della mescola Multigrip, che consente di avere livelli di grip differenti nelle varie zone. Questa tecnologia è sfruttata dallo pneumatico posteriore che quindi è assimilabile a un bimescola pur non essendolo. Un’altra caratteristica specifica si chiama “traction skin”: non vengono utilizzate cere durante il distacco dello pneumatico dallo stampo, per ottenere quindi una superficie con micro rugosità e rendere la gomma già pronta all’uso da nuova.

Dunlop Roadsmart III

Dunlop dichiara che la terza generazione di Roadsmart è destinata a chi ama “viaggiare velocemente”. Il posteriore è bimescola e come l’anteriore ha un disegno del battistrada chiamato Interconnected Groove Tread, caratterizzato da incavi collegati tra loro che consentono un drenaggio dell’acqua indirizzato dal centro verso l’esterno. Infine, i polimeri per la mescola riescono ad assicurare un ridotto tempo di warm-up e garantiscono un buon grip anche quando le temperature si abbassano. Sono disponibili in due versioni, standard per le moto più turistiche e SP per naked e crossover sportive.

Metzeler Roadtec 01

Metzeler dichiara di aver progettato i Roadtec 01 tenendo particolarmente conto dei fondi stradali a basso attrito. Lo testimoniano ad esempio gli intagli dell’anteriore, praticamente trasversali rispetto al senso di rotolamento, per rompere il velo d’acqua e aumentare così il grip meccanico quando l’attrito è esiguo. Il posteriore sfrutta la tecnologia della doppia mescola, con la striscia centrale pensata per aumentare il chilometraggio e le spalle invece più morbide, a garanzia di maggiore aderenza anche sulle superfici più difficili.

Michelin Road 5

Rispetto ai loro predecessori, i Pilot Road 4, hanno perso la sigla Pilot ma i Road 5 sono migliorati molto, soprattutto a livello di grip meccanico sul bagnato. “Dopo 5.000 km di percorrenza, su asfalto bagnato i Michelin Road 5 eguagliano le performance dei Pilot Road 4 da nuovi”: queste le dichiarazioni dei tecnici. Utilizzano la bimescola 2CT per l’anteriore e la 2CT+ per il posteriore (la mescola delle spalle poggia su quella più robusta della cintura centrale) e una tecnologia chiamata XST Evo: grazie a delle speciali lamelle, il profilo degli intagli si allarga mano a mano che il pneumatico si consuma. Così, con il passare del tempo gli intagli “spezzano” sempre di più la superficie che poggia sull’asfalto, aumentando la capacità di drenaggio. Una tecnologia, questa, che arriva dal mondo delle auto.

Pirelli Angel GT II

La novità più fresca sono senza dubbio i nuovi Angel GT II, pneumatici turistici successori degli Angel GT. Gli obiettivi sono ambiziosi: riscrivere letteralmente i canoni del segmento sport-touring, puntando su chilometraggio, maneggevolezza, sportività e grip, anche sul bagnato. Il disegno del battistrada deriva dal mondo racing, direttamente dal Mondiale Superbike. Nuove sono le carcasse e le mescole, quest’ultime ad alto contenuto di Silice.

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